Il Green Pass della Ue è stato finalmente approvato. Il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo dopo più di un anno di assenza, ha votato per l’introduzione del certificato, in formato digitale, che permetterà ai vaccinati di spostarsi liberamente sul territorio dell’Unione. Nessuna quarantena, nessuna restrizione di sorta: chi è in possesso del Green pass potrà viaggiare tra uno Stato e l’altro come avveniva prima della pandemia. Oltre ai 27 Stati membri, il certificato vale anche per Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein.
Parliament gives its final green light to the EU Digital Covid Certificate to facilitate travel within the EU and contribute to the economic recovery. Press release → https://t.co/Lx4eAAL4h0 pic.twitter.com/dKMyiwqYui
— European Parliament (@Europarl_EN) June 9, 2021
Stamattina verranno resi noti i risultati definitivi della votazione. La firma dell’accordo arriverà lunedì, il pass dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio. A partire dal prossimo mese, quindi, i Paesi dovranno adeguarsi per distribuire correttamente il pass, che dovrà essere letto dalla piattaforma messa a punto dalla Ue. In sostanza, il certificato sarà composto da un Qr code che, scannerizzato, farà risultare l’immunità al Covid-19. I dati raccolti, poi, saranno inseriti nel Gateway, il database che raccoglie tutti i dati certificati dell’Unione europea.
Chi può avere il Green Pass?
Il pass è in prima battuta riservato ai vaccinati: la validità inizia dal quattordicesimo giorno successivo alla seconda iniezione (o la prima, in caso di vaccinazione con Johnson&Johnson) e dura nove mesi. Poi potranno ottenerlo i guariti dal Covid, ma in questo caso la validità è di sei mesi. Infine, chi si è sottoposto a un tampone che ha dato esito negativo: dopo 48 ore, però, il pass perde validità. A rilasciare i documenti ufficiali saranno gli enti vaccinatori, le strutture che hanno curato il malato e i laboratori che hanno effettuato e analizzato il tampone.
Ritorna l’app Immuni
In Italia c’è già il certificato verde nazionale, che permette di spostarsi tra regioni di colori diversi, mentre per quello europeo bisognerà aspettare ancora un po’: al momento, infatti, solo 9 Stati membri si sono collegati a Gateway (Germania, Spagna, Repubblica Ceca, Grecia, Bulgaria, Lituania, Danimarca, Croazia e Polonia).
Servirà solo qualche giorno di pazienza, perché le prove tecniche italiane sono in corso e il collegamento con la piattaforma necessita solo dell’ultimo passaggio. Il Green Pass sarà supportato da due app che già conosciamo: Io, scaricata per il cashback e alla quale si accede con Spid, e Immuni, la prima applicazione per il tracciamento lanciata dal governo Conte II (la cui utilità è stata a lungo discussa).
Nessuna nuova restrizione
Chi è in possesso di Green Pass non potrà quindi essere soggetto a restrizioni ulteriori alla circolazione, a meno che queste «non siano necessarie e proporzionate alla necessità di tutela della salute pubblica», come ha spiegato il Commissario alla Giustizia Didier Reynders. In pratica, solo se la curva dei contagi dovesse cominciare a salire di nuovo, si potranno imporre nuovi limiti alla circolazione.