Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, su proposta del Ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Ministro della salute, Roberto Speranza, ha adottato con Dpcm le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde Covid-19 da parte del personale delle pubbliche amministrazioni, a partire dal prossimo 15 ottobre.
Green Pass: Italia spaccata in due
Solo per poco più della metà degli italiani il certificato verde è una misura efficace contro i contagi È il risultato di una indagine targata EngageMinds HUB, il Centro di ricerca dell`Università Cattolica, con sede a Cremona nel Campus di Santa Monica. Il 56% degli intervistati ritiene che il Green pass sia una misura efficace a ridurre il rischio di contagi e dunque utile nella lotta alla pandemia da Covid-19. E soltanto il 52% pensa che sia giusto vietare l’accesso ai luoghi di lavoro a chi non sia in possesso del certificato verde. Un poco più ampia (60%) è la quota dei cittadini che vede nel Green pass introdotto dal Governo Draghi uno strumento di responsabilità sociale.
Green Pass: in molti sono ancora “esitanti”
«Dalla nostra ultima rilevazione emerge che il Green Pass, approvato da poco più del 50% degli italiani, non raggiunga la base per un pieno consenso sociale», sottolinea la professoressa Guendalina Graffigna, Ordinario di psicologia della salute e dei consumi e direttore dell`EngageMinds HUB. «Dai dati emergono poi sacche cospicue di popolazione che restano incerti, rispetto all’utilità del certificato verde e all’obbligo del suo utilizzo potremmo definirli gli “esitanti del Green pass”. Persone che, dunque, mostrano segnali di fatica, frustrazione e sfiducia verso il sistema, un atteggiamento che nel lungo termine può diventare problematico» prosegue Graffigna.
Green Pass: chi sono i contrari al certificato verde
Gli over-60 rappresentano la fascia di età che più si discosta dal ritenere il Green pass una violazione della libertà personale e un modo del governo di controllare i cittadini; inoltre, i senior si sentono più sicuri a seguito dell’introduzione del certificato verde. Queste percezioni non si riscontrano per gli individui tra i 35 anni e i 59 anni. E gli under 34, al contrario, percepiscono il Green pass come uno strumento di violazione della privacy. D`altro cantorispetto alle altre fasce di età, gli over 60 sono quelli più concordi nel ritenere il Green pass uno strumento efficace nel ridurre i contagi e necessario per accedere ai luoghi di aggregazione sociale; di converso, circa la metà degli under 34 appare essere in disaccordo con l’utilizzo del Green pass.