Green Pass: ecco cosa cambia dal 15 ottobre

Redazione
17/09/2021

Tutto quello che c’è da sapere sulle ultime novità in merito al certificato verde: dove serve, come ottenerlo, quando presentarlo

Green Pass: ecco cosa cambia dal 15 ottobre

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’estensione del Green Pass ai lavoratori del settore pubblici e private e introdotto cambiamenti significativi nella logica di gestione dei certificati verdi e dell’erogazione dei tamponi. Il progetto è quello di favorire la campagna vaccinale in maniera progressiva e graduale

Lavoro pubblico

Nel comunicato emesso da Palazzo Chigi si legge: «Sono tenuti a essere in possesso dei Certificati Verdi i lavoratori dipendenti delle Amministrazioni pubbliche.
L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip e Banca d`Italia. Anche gli enti pubblici economici e gli organi di rilevanza costituzionale dovranno presentarlo. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.
Inoltre l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa (o formativa, come per esempio gli stagisti) presso le pubbliche amministrazioni».

Chi effettua i controlli

I  datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione. I datori di lavoro inoltre individuano con atto formale i soggetti incaricati dell`accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.

Le sanzioni

Il personale che ha l’obbligo del Green Pass sprovvisto del certificato momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della Pass. Dopo cinque giorni di assenza il rapporto di lavoro è sospeso e la retribuzione non è dovuta dal primo giorno di sospensione. Non ci sono conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.
Per coloro che sono colti senza la Certificazione è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1.500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari. Per i datori di lavoro che non abbiano verificato il rispetto delle regole e che non abbiano predisposto le modalità di verifica è invece prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro.

 

Organi costituzionali

Le disposizioni per il lavoro pubblico si applicano anche ai soggetti titolari di cariche elettive. Il decreto rimette agli organi costituzionali la decisione relativa all`applicazione della disciplina in materia di Certificazioni Verdi.

Tribunali

Il personale amministrativo e i magistrati sono tenuti, per l’accesso agli uffici giudiziari, al possesso e all’esibizione delle Certificazioni Verdi. Al fine di consentire il pieno svolgimento dei procedimenti, l’obbligo non si estende ai soggetti esterni all’amministrazione della Giustizia.

Impiegati del settore privato

Come per il lavoro pubblico, anche per quello privato tutti i dipendenti sono tenuti a essere in possesso del passaporto digitale e i datori di lavoro devono assicurare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche.

Per le aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di mancata presentazione del Green Pass, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata del contratto del sostituto e non oltre dieci giorni. Tutte le altre forme di sanzione e sospensione dal lavoro sono uguali per il settore privato così come per quello pubblico.

Tamponi calmierati

Il decreto prevede inoltre l’obbligo alle farmacie di somministrazione di test antigenici rapidi a prezzi contenuti che tengano conto dei costi di acquisto, secondo quanto previsto dal protocollo d`intesa siglato dal Commissario straordinario per l`attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell`emergenza epidemiologica Covid-19 d`intesa con il Ministro della salute. Le nuove norme prevedono inoltre la gratuità dei tamponi per coloro che sono stati esentati dalla vaccinazione.

Revisione misure di distanziamento

Il Consiglio dei ministri ha deciso che entro il 30 settembre il Comitato tecnico-scientifico esprimerà un parere in merito alle condizioni di distanziamento, capienza e protezione nei luoghi nei quali si svolgono attività culturali, sportive, sociali e ricreative. La rivalutazione sarà propedeutica all’adozione degli immediatamente successivi provvedimenti.