Green Pass, ecco le regole dei controlli in azienda

Redazione
08/10/2021

In attesa che venga perfezionata la nuova applicazione unica di controllo dei certificati i datori di lavoro si organizzano

Green Pass, ecco le regole dei controlli in azienda

A partire dal prossimo 15 ottobre i dipendenti della Pubblica Amministrazione e qualunque altro soggetto che entri in un ufficio pubblico, tranne gli utenti, dovranno essere muniti di green pass valido per recarsi sul posto di lavoro

È quello che prevedono le nuove schede sulle linee guida Funzione pubblica-Salute in merito ai meccanismi di controllo del green pass, diffuse da Palazzo Vidoni.

Le regole di controllo del green pass

«Non sono consentite deroghe all’obbligo, da cui sono esclusi soltanto gli esenti dalla campagna vaccinale con idonea certificazione medica. Quindi» si apprende, secondo il testo che ha avuto l’ok della Conferenza unificata «non è consentito ai lavoratori senza green pass essere adibiti allo smartworking in sostituzione del lavoro in presenza».

Chi non l’avrà rischia una multa fino a 1.500 euro e la sospensione dello stipendio. Il possesso del Green Pass sarà controllato ogni giorno e una volta al giorno prima di entrare in azienda o nel posto di lavoro.

La nuova app unificata

Quello cui si sta lavorando in queste ore è il perfezionamento di nuova funzionalità costruita da Sogei. Come riporta una nota del Ministero questa «consente la verifica asincrona di un elenco dei codici fiscali dei dipendenti». Questo strumento di  validazione dei Green Pass nelle aziende eviterebbe il controllo quotidiano dei Certificati verdi dei dipendenti. E’ questo uno dei rilievi principali mossi dalle associazioni datoriali, da Confindustria a Confcommercio. Sarebbe possibile realizzare tale controllo tramite un’applicazione realizzata dalla società Ict controllata dal ministero del Tesoro, al vaglio del Garante della Privacy.

In attesa che questo nuovo strumento venga perfezionato sono state emesse le linee guida dei ministeri Funzione Pubblica e della Salute. I due dicasteri segnalano che l’accertamento, di cui è competente ogni singola amministrazione, «potrà essere svolto giornalmente e preferibilmente all’accesso della struttura» oppure «a campione, in misura non inferiore al 20% del personale presente in servizio e con un criterio di rotazione, oppure ancora a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici».