Green Book stasera su Rai1: trama, cast, storia vera e curiosità sul film

Redazione
27/01/2023

Stasera 27 gennaio su Rai3 torna Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali. Dalla storia vera al figlio del protagonista, cosa sapere.

Green Book stasera su Rai1: trama, cast, storia vera e curiosità sul film

Peter Farrely dirige Viggo Mortensen e Mahershala Ali in Green Book, film premio Oscar del 2018, in onda stasera 27 gennaio, alle 21.25 su Rai3. Protagonisti della narrazione sono Tony Vallelonga, noto come “Lip”, e il pianista di colore Don Shirley. Rimasto senza lavoro, ma con una famiglia da mantenere, il primo trova lavoro come autista e tuttofare del secondo, pronto a partire in tour per gli Stati Uniti. Nell’America degli Anni ’60, tuttavia, le discriminazioni razziali sono all’ordine del giorno e dovranno combattere per far valere i propri diritti. Nel cast anche Linda Cardellini, americana ma di origini italiane, e Nick Vallelonga, figlio del vero Tony Lip. La visione sarà disponibile in streaming e on demand sul sito o tramite l’app RaiPlay.

Stasera 27 gennaio su Rai3 torna Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali. Dalla storia vera al figlio del protagonista, cosa sapere.
Mahershala Ali è Don Shirley nel film “Green Book” (Twitter)

Green Book, trama e cast del film stasera 27 gennaio 2023 su Rai3

La trama di Green Book si concentra sul buttafuori Tony “Lip” Vallelonga (Viggo Mortensen), italoamericano con educazione sommaria, che si ritrova improvvisamente senza lavoro. Costretto a racimolare denaro con vari impieghi saltuari per mantenere la moglie Dolores (Linda Cardellini) e i figli, ottiene un colloquio con il noto pianista jazz afroamericano Don Shirley (Mahershala Ali), che lui però non ha mai sentito nominare. Il musicista ha intenzione di partire per un tour negli Stati Uniti, anche e soprattutto in zone dove vige la discriminazione razziale. L’uomo è infatti costretto a viaggiare seguendo le direttive del Negro Motorist Green Book, una specie di mappa con hotel e ristoranti che accettano le persone di colore.

Nonostante un primo scetticismo, i due firmano un accordo e Tony diventa autista personale e tuttofare del dottor Shirley. Il rapporto non parte però con il piede giusto, a causa dei pregiudizi di Tony e dell’altezzosità di Don che portano quasi sempre allo scontro. Durante il viaggio, però, l’ex buttafuori scopre anche il grande talento del musicista che tuttavia deve subire vessazioni e insulti per via della sua etnia. Nasce così una profonda amicizia che cambierà letteralmente le loro vite. Tony infatti intende proteggere Don dai pregiudizi e dagli attacchi in strada, mentre il pianista ricambia insegnandogli educazione e romanticismo. Tutto sembra procedere nella giusta direzione, fino alla tanto attesa ultima data del tour.

Green Book, 5 curiosità sul film stasera 27 gennaio 2023 su Rai1

Green Book, la storia vera che ha ispirato il film

Green Book si ispira alla storia vera di Tony Lip e Don Shirley. Quest’ultimo, noto pianista jazz, pubblicò una ventina di album fra gli Anni ’50 e ’60 esibendosi fra nightclub e piccoli locali. Teatri e grandi palcoscenici erano infatti a lui interdetti per via del colore della sua pelle. Frank Tony Vallelonga, detto “Lip” per la sua arte oratoria che gli consentiva di uscire da ogni impiccio, nacque invece in Pennsylvania da genitori italiani. Prima di servire come buttafuori, militò nell’esercito americano in Germania dopo la Seconda guerra mondiale. Dagli Anni ’70 in poi divenne intraprese la carriera a Hollywood recitando in film di mafia. Fra i suoi ruoli più famosi di ricorda quello di Carmine Lupertazzi, protagonista de I Soprano. Rimasti amici per sempre, i due morirono entrambi nel 2013 a pochi mesi di distanza.

Green Book, la guida presente nel film esisteva davvero

Il film di Peter Farrely prende il suo nome da un libro realmente esistito. Si tratta della Negro Motorist Green Book, ossia una guida che elencava i posti accessibili per gli afroamericani. Negli Anni ’60, in alcune zone degli Stati Uniti vigeva ancora la segregazione razziale e diversi hotel e ristoranti non consentivano il soggiorno di individui di colore. La prima edizione della guida uscì nel 1936 grazie al lavoro di Victor Hugo Green e rimase attiva per 30 anni con un aggiornamento dettagliato ogni 12 mesi.

Green Book, nel cast anche alcuni familiari di Tony Vallelonga

La produzione di Green Book ha coinvolto anche alcuni membri della famiglia di Tony Vallelonga. Nel cast infatti si sono anche i figlii del protagonista, Nick e Frank Jr, quest’ultimo di recente scomparso. Per le scene a casa Vallelonga, invece, appaiono reali membri della famiglia e parenti di Tony e Dolores.

Green Book, critica e incassi al botteghino

Realizzato con un budget di soli 23 milioni di dollari, il film ne ha incassati 321 al botteghino internazionale. Ottima anche la risposta della critica, come conferma l’Oscar nella categoria “Miglior Film”. L’Academy ha premiato con la statuetta anche Mahershala Ali, “Miglior attore non protagonista”, e la sceneggiatura. Non ha trionfato invece Viggo Mortensen, che si è dovuto arrendere a Rami Malek e al suo Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody. Per Green Book anche tre Golden Globes e una nomination ai David di Donatello. Sul sito Rotten Tomatoes vanta il 77 per cento di recensioni positive.

Stasera 27 gennaio su Rai3 torna Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali. Dalla storia vera al figlio del protagonista, cosa sapere.
Una scena di “Green Book” con Mahershala Ali e Viggo Mortensen (Twitter)

Green Book, Viggo Mortensen al centro delle polemiche

Il film, acclamato da fan e critici, ha dovuto anche superare un brusco scivolone da parte del suo attore protagonista. Viggo Mortensen infatti, durante la promozione, pronunciò sbadatamente la N-word, insulto razzista nei confronti dei neri, finendo nel mirino della critica. L’attore si scusò prontamente, spiegandone all’Hollywood Reporter le cause. «Intendevo mostrare la leggerezza con cui in quegli anni si ricorreva a tali vocaboli», disse Mortensen. «Mi scuso comunque per averlo detto, io non uso il termine né in privato né in pubblico e posso solo immaginare il dolore che si provi nel sentirlo».