Come mai lo schivo Mario Greco, cui i media fanno venire l’orticaria, è da settimane sulle pagine dei giornali? La domanda se la stanno ponendo in molti in questo agosto che, al contrario di quanto vuole la tradizione, non ha riservato (eccetto qualche piccola fiammata su Montepaschi) una notizia che sia una dal fronte della grande finanza. L’occasione certo c’è: Zurich, sulla cui tolda di comando Greco è ormai da qualche anno (per l’esattezza dal 2016), ha acquisito attraverso la controllata italiana la rete dei consulenti finanziari di Deutsche Bank, quella che una volta si chiamava “Finanza & Futuro”, assicurandosi – è il caso di dirlo – ben 17 miliardi di risparmi da gestire. Peccato però che l’Ansa abbia battuto la notizia il 4 agosto, e ancora lunedì 23 l’inserto Economia del Corriere ne parlava con grande entusiasmo.

Il manager punta a tornare in Generali
Che il 62enne Greco si sia convertito al rutilante mondo delle attenzioni mediatiche? I malevoli, ovvero quelli che per Giulio Andreotti erano dei peccatori che quasi sempre ci azzeccano, hanno un’altra spiegazione. Da tempo il manager assicurativo avrebbe desiderio di cambiare aria, e segnatamente vorrebbe tornare alle Assicurazioni Generali, non fosse altro che per vendicarsi della cacciata che a suo tempo dovette subire (era il 9 febbraio 2016) quando fu messo alla porta con effetto immediato dopo che pochi giorni prima aveva comunicato al cda della compagnia triestina la sua indisponibilità a svolgere un altro mandato. E siccome sa che il suo nome circola, ecco che le uscite sui giornali hanno lo scopo di rendere più credibile una sua candidatura al posto di Philippe Donnet, se e quando l’attuale ad della compagnia dovesse lasciare.

Caltagirone e Del Vecchio puntano su altri nomi
Ma, nota il più maligno dei maligni, se Greco fosse nel taccuino di Caltagirone e Del Vecchio, cioè i due soci di Generali che più di altri vorrebbero un cambio di management, che bisogno ci sarebbe di suonare la grancassa? E ancora: siccome Zurich Italia per acquisire la rete dei consulenti finanziari di Deutsche Bank ha battuto Mediobanca, il suo ad Alberto Nagel – che fu uno degli artefici della sua cacciata da Trieste – non sarà certo contento. E, c’è da scommetterci, alla fine il duo Caltagirone-Del Vecchio dovrà trovare un qualche accordo con il numero uno di Piazzetta Cuccia. Lasciando con l’amaro in bocca il povero Greco.