Ancora ragazzi italiani bloccati all’estero per via del Covid. Trecento si trovano a Dubai dove erano per un viaggio premio organizzato dall’Inps. Da 11 positivi si è passati a un maxi focolaio di 200 persone. Una quindicina di 18enni veneziani sono fermi in Grecia, sull’isola di Ios. Alcuni di loro sono risultati positivi al tampone e si sono messi in autoisolamento. I ragazzi, tutti parzialmente vaccinati – avevano ricevuto solo una dose, come riporta il Gazzettino – si sono allarmati quando un’amica ha cominciato a sentirsi male. I tamponi hanno poi confermato la positività di cinque di loro. La comitiva era in Grecia per festeggiare la maturità. Il rientro era previsto mercoledì sera. Continua invece a Malta l’odissea di 150 ragazzi italiani in quarantena obbligatoria. Stando a fonti diplomatiche i positivi sarebbero una sessantina. l ragazzi, per la maggior parte studenti di scuole d’inglese, sono alloggiati in un albergo di St Julians adibito a Covid hotel. Altri sono rimasti nelle strutture prenotate con il pacchetto vacanza- studio.
La Farnesina mette in guardia chi si reca all’estero
Sempre il 14 luglio la Farnesina con una nota aveva messo in guardia circa i rischi per chi decide di passare le vacanze all’estero. «Da gennaio 2020 perdura in tutto il mondo l’emergenza sanitaria causata da Covid-19. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio», sottolinea il ministero degli Esteri, «devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario». Chi, fuori dai confini nazionali, risultasse positivo o avesse avuto contatti con una persona positiva dovrà seguire le disposizioni delle autorità locali. «In particolare», spiega la Farnesina, «nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti contatti con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto». Per questo si raccomanda «di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi al Covid-19».
Nove positivi su un volo da Malta e atterrati in Abruzzo
Mercoledì, nove passeggeri che viaggiavano su un aereo di ritorno da Malta diretto all’aeroporto d’Abruzzo, sono risultati positivi. La task force regionale, per precauzione, ha deciso di mettere in isolamento fiduciario, per due settimane tutti i 70 passeggeri, anche quelli muniti di Green pass, perché considerati contatti stretti dei positivi.