È del fumettista Graziano Origa, 71 anni, il cadavere recuperato durante la notte al Poetto di Quartu, in località Margine Rosso, in Sardegna. Anche se risultava residente a Malo (Vicenza), Origa viveva da tempo a Dolianova a una quindicina di chilometri da Cagliari: il suo corpo è stato scoperto in acqua poco dopo mezzanotte da un passante, che ha dato l’allarme. Il fumettista potrebbe aver avuto un malore ed essere caduto in mare, ma non si esclude nemmeno l’ipotesi del gesto volontario: dall’esame esterno condotto dal medico legale non sono emersi segni di violenza.

Nel corso della carriera aveva collaborato con centinaia di quotidiani, settimanali e mensili
Origa era conosciutissimo nel mondo del fumetto italiano. Grafico, disegnatore, giornalista e direttore editoriale, nel corso di una carriera lunga decenni aveva collaborato con centinaia di quotidiani, settimanali e mensili, italiani e stranieri. All’inizio degli Anni 70 aveva esordito sul quotidiano L’Unione Sarda, collaborando poi con riviste di settore come Esquire & Derby, Prima Comunicazione, if, ABC. Successivamente aveva fondato la rivista Contro e aperto lo StudiOriga, fucina di giovani talenti nella quale si sono formati fumettisti come Enea Riboldi, Claudio Civitelli e Corrado Roi, diventati poi disegnatori di Dylan Dog, Tex Willer e Dampyr.

La direzione della rivista Gong e la creazione di Videomax
A partire dal 1978 aveva diretto la rivista underground Gong. L’anno dopo aveva creato il movimento denominato “PUNK ART”, filosofia di vita che si esplicava con happening trasgressivi e quadri “foto-grafici” di personaggi italiani della moda, della politica e della cultura. In anni di grande fermento artistico, nel 1983 aveva poi realizzato la testata e il progetto grafico della prima rivista gay italiana, Babilonia. Per buona parte degli Anni 80 aveva vissuto negli Stati Uniti, lavorando come impaginatore per varie riviste quali Torso, Numbers e Stallion, e come illustratore per Il Progresso Italo-Americano: a New York aveva conosciuto Andy Warhol e Keith Haring, con cui aveva avuto occasione di collaborare. Tornato in patria, nel 1992 aveva fondato la rivista Fumetti d’Italia, news magazine del settore per il quale aveva creato anche il personaggio di Videomax.