Il governo presenta un emendamento contro la deroga al tetto agli stipendi della PA

Redazione
14/09/2022

Il governo Draghi non ha apprezzato il testo scritto dal ministero dell'Economia, che dava la possibilità di superare il tetto di 240mila euro di stipendio massimo ad alcune figure ai vertici di forze armate, forze dell'ordine e pubblica amministrazione.

Il governo presenta un emendamento contro la deroga al tetto agli stipendi della PA

La deroga al tetto di 240mila euro per gli stipendi di alcuni manager della pubblica amministrazione e delle forze dell’ordine continua a far discutere. Dopo il passaggio in commissione al Senato e le critiche delle ultime ore, il governo Draghi ha presentato un emendamento che sopprimerà l’articolo 41 bis, cioè quello che lo stabiliva. A renderlo noto sono fonti interne di Palazzo Chigi. La norma, inserita nel decreto aiuti, è stata votata in commissione al Senato con una larga maggioranza ma ha immediatamente fatto discutere.

Il governo presenta un emendamento contro la deroga al tetto agli stipendi della PA. Ieri l'articolo 41 bis inserito nel dl Aiuti era passato al Senato
Mario Draghi lascia Palazzo Madama dopo un discorso (Getty)

La deroga arriva a poche ore dall’approvazione

Ieri l’emendamento, riformulato dal ministero dell’Economia, è stato votato favorevolmente a Palazzo Madama, che lo ha inserito nel decreto aiuti con una larga maggioranza. Nessuna tensione e polemica, almeno fino all’approvazione. L’articolo 41 bis prevede una deroga al tetto di 240 mila euro per gli stipendi ai manager di pubblica amministrazione, forze dell’ordine, forze armate, capi di dipartimento, segretari generali dei ministeri e della presidenza del Consiglio. Non fissa un altro limite oltre la soglia già prevista. Permette solo di superarlo in causa di aumento della remunerazione dovuto alla disponibilità di risorse in un fondo apposito.

Draghi non era stato informato

Sembra però che il premier uscente Mario Draghi non fosse stato informato della decisione del ministero dell’Economia di riscrivere la norma, eliminando alcune categorie. E da fonti interne si parla di un’irritazione profonda da parte del presidente del Consiglio attuale, tanto da portare il governo a presentare oggi un ulteriore emendamento con cui l’articolo 41 bis sarà eliminato. Tra le figure che avrebbero potuto beneficiare dell’articolo ci sono il Capo della polizia, il comandante generale dei Carabinieri, il comandante della Guardia di Finanza, i capi dipartimento dei ministeri e il segretario generale della presidenza del Consiglio. A tutti loro, infatti, viene attribuito un «trattamento economico accessorio», ma sempre in base alla disponibilità del fondo apposito.

Il governo presenta un emendamento contro la deroga al tetto agli stipendi della PA. Ieri l'articolo 41 bis inserito nel dl Aiuti era passato al Senato
Mario Draghi (Getty)