Governo, Berlusconi attacca: «Nessun ministero per Ronzulli, i veti sono inaccettabili»
Il nome su cui si è concentrato il braccio di ferro tra Forza Italia e il resto dei gruppi di centrodestra non avrà alcun Ministero. Amareggiato il cavaliere: «Forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo».
Il braccio di ferro all’interno del centrodestra in questa prima fase di organizzazione del nuovo governo prosegue ormai a oltranza. Ma la novità la rivela il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Lasciando Palazzo Madama dopo la votazione che ha eletto presidente del Senato Ignazio La Russa, ha infatti dichiarato al Corriere della Sera che no, «nessun ministero andrà a Licia Ronzulli». Sul suo nome ormai da tempo cozzava la trattativa all’interno dei tre partiti del centrodestra ma ora pare ufficiale, tanto che lo stesso Berlusconi ha poi voluto sottolineare che «non va bene perché non si devono dare veti».
Berlusconi: «I veti sono inaccettabili»
Secondo quanto affermato al Corriere Silvio Berlusconi, la trattativa si è conclusa. «Prosegue? No, è finita», ha affermato allontanandosi dal Senato. Ma il leader di Forza Italia è tutt’altro che contento: «Nessun ministero andrà alla Ronzulli e non va bene perché non si devono dare i veti». I giornalisti gli hanno chiesto del voto a La Russa e secondo Berlusconi dietro i 17 voti dell’opposizione ci sarebbero il Terzo Polo e i senatori a vita: «Avevamo fatto i calcoli che lo avrebbero votato tutti lo stesso. Abbiamo voluto dare un segnale che non si devono dare i veti sulle persone, i veti sono inaccettabili».
L’attacco di Forza Italia: «Forte disagio per i veti espressi»
Ma non è finita. Silvio Berlusconi ha poi diramato una nota in cui torna sull’argomento: «Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese».
Dal 19 ottobre le consultazioni di Mattarella
E con la trattiva ormai conclusa, ora si pensa alle consultazioni di Sergio Mattarella per il prossimo Governo. Si dovrebbe partire da mercoledì 19 ottobre, il giorno dopo alla riunione dei gruppi del Senato per eleggere i rispettivi presidenti. Anche alla Camera non si andrà oltre il 18, visto che bisognerà nominare i capigruppo entro due giorni dalla prima seduta, che sarà il 15.