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Il governo dice basta agli animali esotici: no a importazione e commercio

Approvati i decreti proposti dal ministero della Salute. Saranno stilate le liste positive e negative delle specie permesse e vietate. Ogni anno oltre 5 milioni di animali vengono portati in Italia dall’estero.

29 Luglio 2022 18:06 Redazione
Il governo dice basta agli animali esotici: no a importazione e commercio. Si rischiano ammende fino a centinaia di migliaia di euro

Il governo ha approvato ieri due decreti legislativi che riguardano gli animali esotici e selvatici, proposti dal ministro della Salute Speranza. L’Italia si prepara allo stop totale all’importazione di specie come pipistrelli, ragno e altre tipologie di rettili e selvaggina proveniente da Paesi e Continenti stranieri. Si tratta di una vera rivoluzione, perché secondo i dati ufficiali ogni anno entrano in Italia 5 milioni di animali esotici. Adesso la legge interverrà con dure sanzioni contro chi violerà questi divieti, che riguardano non soltanto l’importazione ma anche la vendita e la riproduzione. Multe salate per chi è coinvolto nel traffico di specie protette in via di estinzione. Non si tratta solo della tutela degli animali ma anche della prevenzione sul tema di epidemie e pandemie.

L’Italia è il quinto paese europeo ad approvare le restrizioni 

La legge arriva dopo una dura campagna della Lav, l’associazione animalista che ha utilizzato l’hashtag #aCasaLoro per promuovere l’intervento immediato. In Europa si tratta del quinto caso assoluto. Prima dell’Italia, anche Olanda, Cipro, Lussemburgo e Belgio hanno approvato importanti restrizioni contro il traffico di specie. Il prossimo anno, invece, provvederanno Francia e Slovenia. Intanto il Consiglio europeo sta lavorando per approvare una lege comunitaria che regoli tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Il governo dice basta agli animali esotici: no a importazione e commercio. Si rischiano ammende fino a centinaia di migliaia di euro
Un pitone reale (Getty)

Il governo stilerà le liste positive e negative

Adesso i prossimi passaggi riguarderanno gli elenchi di animali proibiti o meno. Si tratta di liste positive e negative, che saranno stilate dal ministero per la Transizione ecologica, rispettivamente entro 30 e 180 giorni dall’entrata in vigore della legge. Nel primo caso saranno inserite quelle specie che sarà possibile tenere in casa, nel secondo quelle proibite e che «costituiscono pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica o per la biodiversità nonché gli ibridi tra esemplari delle predette specie e di altre specie selvatiche o forme domestiche e le loro successive generazioni».

Cosa succede a chi ha già animali di specie vietate

Nel caso in cui un cittadino italiano abbia in casa un animale di una specie che sarà inserita tra quelle vietate, potrà tenerlo con sé fino al termine della vita naturale, senza farlo riprodurre. Bisognerà, però, denunciarne la presenza alla Prefettura. E anche i negozi dovranno mettersi in regola entro 12 mesi. I circhi e le mostre faunistiche viaggianti non potranno farli riprodurre né acquisirne di nuovi. In caso di violazione non si parla soltanto di ammende. Le multe arrivano vanno da 20mila a 150mila euro, ma è previsto anche l’arresto fino a sei mesi e la confisca degli animali. 

Il governo dice basta agli animali esotici: no a importazione e commercio. Si rischiano ammende fino a centinaia di migliaia di euro
Le zampe di un esemplare (Getty)

Per la Lav si salveranno «3 milioni di animali l’anno»

Soddisfatta la Lav. L’associazione animalista spiega che su 5 milioni di animali esotici che ogni anno entrano in Italia, con l’entrata in vigore della legge si considerano al sicuro almeno «1.200.000 animali selvatici ed esotici che ogni anno vengono prelevati direttamente in natura nei loro Paesi di origine». Oltre 3 milioni, quindi, «non saranno più costretti all’ergastolo di una vita in teche, acquari, gabbie, anche se nati o allevati in cattività».

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