Google scende in campo per difendere i diritti della privacy e consentire ai bambini di navigare in rete in condizioni di sicurezza. Le novità riguarderanno non solo il motore di ricerca, ma anche per quanto l’upload dei video online. In cantiere c’è infatti la possibilità per gli under 18 di eliminare le proprie foto dai risultati di Google Immagini. Inoltre cambierà, per gli utenti tra i13 e i 17 anni, la funzione del caricamento dei video su Youtube che sarà settata di default in modalità privata.
«L’obiettivo è aiutare i giovani a prendere decisioni consapevoli sulla loro tracciabilità digitale e sulla privacy online», ha dichiarato la compagnia in una nota. «Vogliamo che scelgano intenzionalmente quali contenuti rendere pubblici e quali invece mantenere nella loro sfera privata». Per i minorenni sarà attivata, nelle prossime settimane, anche la modalità SafeSearch che fungerà da filtro sui contenuti pornografici o potenzialmente offensivi. Sarà inoltre disattivata la cronologia delle posizioni registrate tramite geolocalizzazione.
Per i minori in arrivo novità anche su Play Store
Novità in arrivo anche per quanto riguarda i device mobile. Il Play Store di Android infatti mostrerà più dettagli sulle modalità con cui le app raccolgono i dati degli utenti sia durante l’utilizzo che in background, rendendo i genitori in grado di capire se si tratta effettivamente di un servizio adatto o meno ai loro figli. Cambierà anche il mondo delle pubblicità e degli annunci in rete. «Espanderemo le misure di sicurezza per impedire che categorie di annunci sensibili all’età vengano mostrati agli adolescenti», hanno continuato dall’azienda. «Bloccheremo il targeting basato sull’età, il sesso o gli interessi per le persone sotto i 18 anni». Su Youtube sarà inoltre introdotto un promemoria per le pause dalla riproduzione, con la possibilità di interrompere la sequenzialità automatica dei video per i minori. «Nei prossimi mesi, lanceremo anche ulteriori modalità di controllo parentali nell’app YouTube Kids per facilitare il compito dei genitori».
Su Instagram account privati per gli Under 16
Google non è la prima a intervenire in favore dei minori. Come riporta la Bbc, a fine luglio Instagram aveva reso privati gli account dei minori di 16 anni. L’opzione, predefinita dal social network al momento dell’iscrizione, è stata accettata da molti utenti. Tra le falle c’è la possibilità che i giovanissimi mentano sulla loro età all’inserimento dei dati ma, come hanno sottolineato dall’azienda, «a seguito di un sondaggio, si è scoperto che solo un quinto dei nuovi iscritti avrebbe preferito un account pubblico», dimostrandosi molto accondiscendente circa la nuova politica. È un passaggio importante anche alla luce delle critiche che il social aveva ricevuto in passato. Su tutte, le pubblicità particolarmente invasive relative a cure dimagranti e diete che apparivano sugli account dei minori.