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Non seguire la stella googlare

Su Maps i percorsi inseriti per raggiungere il Ben Nevis, cima più alta delle isole britanniche, sarebbero troppo pericolosi. Per gli esperti, in condizioni meteo avverse, addirittura potenzialmente fatali.

16 Luglio 2021 10:3616 Luglio 2021 10:38 Redazione
I tracciati inseriti su Google Maps per raggiungere la cima delle montagne scozzesi potrebbero essere potenzialmente fatali

Percorsi pericolosi. In condizioni climatiche avverse, potenzialmente fatali. È la critica mossa dai dagli enti montani scozzesi a Google Maps a proposito dei tracciati inseriti sulla piattaforma per raggiungere il Ben Nevis, con i suoi 1.345 metri sul livello del mare, la montagna più alta delle isole britanniche. A renderlo noto, Il John Muir Trust ente che si occupa tutelare e controllare la parte più alta della montagna, che aggiunge di aver più volte cercato di contattare Google, senza però ricevere mai risposta.

I percorsi, affermano gli esperti, condurrebbero al parcheggio più vicino alla vetta, da cui, però, si dipanerebbero sentieri difficili anche per scalatori esperti. Nathan Berrie, uno dei responsabili per la conservazione del patrimonio costituito dal Ben Nevis ha provato a ricostruire le origini del problema: «Probabilmente ciò avviene, perché il parcheggio di Upper Falls è il più vicino alla cima. Ma da lì non parte un percorso adatto a tutti e spesso ci imbattiamo in gruppi di escursionisti inesperti che si dirigono verso le Steal Falls o sui pendii meridionali del Ben Nevis, illusi si tratti della via corretta per raggiungere la cima».

Ben Nevis, perché il percorso di Google è così complicato

In realtà, lo scenario è diametralmente opposto, afferma Heather Morning, addetta alla sicurezza di Mountaineering Scotland: «Con quel tipo di percorso anche il più esperto degli scalatori andrebbe in difficoltà. Per chi è alle prime armi è normale controllare su Google il tracciato. Ma quando inserisci Ben Nevis sulla piattaforma e selezioni l’icona dell’auto, viene visualizzata una mappa che ti conduce al parcheggio, seguita da un percorso tratteggiato che sembrerebbe condurre alla vetta. La linea passa, però, attraverso un terreno molto ripido, pieno di rocce e senza sentieri. Se in condizioni normali non è semplice, con il meteo avverso potrebbe essere addirittura potenzialmente fatale».

Non ci sarebbe solo il Ben Nevis, gli esperti, infatti, hanno raccontato che anche il tragitto verso altri Munro, termine con cui in Scozia sono indicate le vette oltre i 3 mila piedi (914), sarebbe eccessivamente pericoloso. Lo sa bene Morning: «È facile pensare che le informazioni diffuse su internet siano sempre corrette, ma purtroppo non è così e di recente in tanti sono tornati a casa con lesioni e, in certi casi, fare i conti con incidenti peggiori». In attesa di una risposta di Google, così gli scalatori stanno raccomandando ai turisti di non fidarsi delle indicazioni diffuse dalla compagnia. Che, comunque, tramite una portavoce, ha risposto al Guardian «Siamo a conoscenza del problema e siamo indagando per fare chiarezza. Dal canto nostro, oltre a utilizzare una grande mole di dati e immagini ad alta definizione per aggiornare la mappa, chiediamo alle organizzazioni locali a fornire informazioni geografiche su strade e percorsi tramite un apposito strumento».

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