Belli come i rospi

Camilla Curcio
02/08/2021

Sui social spopolano post e profili che mettono in risalto il lato meno suggestivo della natura. I nuovi influencer indossano maglie con rane, vermi e lumache, si immortalano circondati muschi e foglie secche. Che cos'è il goblincore, la nuova moda del web.

Belli come i rospi

Funghi, rane, lumache e vermi conquistano i social e diventano argomenti di tendenza. La moda si chiama goblincore ed è nata sul web col desiderio di celebrare paesaggi inquietanti e creature selvatiche, poco apprezzate perché non affini ai tradizionali canoni di bellezza. Il trend, virale da qualche mese, nasce da un hashtag di TikTok, che conta quasi 500mila views ed è riuscito a ritagliarsi uno spazio consistente anche su piattaforme come Pinterest e Reddit. Risultati che trovano diretto riscontro anche sul mercato con un sorprendente boom di vendite di capi d’abbigliamento e accessori a tema: rispetto al 2020, Etsy, celebre e-commerce di prodotti artigianali e vintage, ha registrato un aumento delle ricerche di articoli ispirati o legati a questa tendenza pari al 652%.

Andamento confermato anche da shop indipendenti come Divine Occult Shop o Mushroom Babes. Qui goblincore è termine più utilizzato dagli utenti per le loro ricerche, mentre le orecchie da elfo stanno andando letteralmente a ruba. «Da più di un anno, aggiungo l’hashtag sotto le mie creazioni, ma è soltanto negli ultimi mesi che qualsiasi cosa che includa una rospo, del muschio o una lumaca sembra è diventata un must have», ha raccontato al Guardian Jane Geloso, proprietaria del Palm Tree, piccola bottega online affiliata con Etsy. La donna, da un giorno all’altro, si è trovata a vendere grosse quantità di orecchini di quarzo verde muschiato.

 

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Il segreto del successo del goblincore

Secondo la tiktoker AKA Parker (@froggiecrocs), circa 90 mila followers, il segreto del goblincore è determinato dal messaggio di cui si fa portatore. Ispirato dal David Bowie di Labyrinth e dalla saga di Twilight, ha come obiettivo «rendere romantiche le parti meno gradevoli della natura, facendo apparire glamour addirittura disordine e fango». Per quanto molti ritengono sia nato l’anno scorso, il goblincore è diffuso da almeno dieci anni. Nel 2010, infatti, si faceva timidamente largo su Tumblr, ma è stato grazie alla pandemia e al conseguente e maggiore uso dei social che vi si è innescata l’esplosione. Per l’illustratrice Georgia McGain Harding il successo è dovuto alla semplicità: «Chiunque può uscire fuori e trovare una pianta o un animale da riprodurre su una maglietta o una cartolina». Sull’inclusività punta, invece, Amanda Brennan, senior director del settore trend dell’agenzia di digital marketing XX Artists: «Goblincore è sinonimo di libertà. Su tutti i fronti», ha spiegato, «Non ti impone di conformarti o di adeguarti. Stop all’obbligo di indossare una giacca di haute couture o avere una pelle senza segni del tempo per essere socialmente accettati».

 

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Goblincore, una moda per chi ama davvero la natura

Cugino del cottagecore, stile divenuto celebre anche grazie a celebrità come Taylor Swift, che di lunghi cardigan in lana, vestiti di lino e capelli impreziositi da girasoli hanno fatto la loro divisa, il goblincore (spesso chiamato anche mosscore o mushroomcore) parte dagli stessi presupposti, ma prova ad andare oltre. «Si può dire che sia il cottagecore di chi vive la natura. Queste persone sanno che non è soltanto campi di fiori assolati e poetici boschi avvolti dal mistero, ma anche animali bizzarri e foreste apparentemente spaventose», ha aggiunto Sabrina Faramarzi, esperta di tendenze, che si è occupata di studiarne anche la versione dark, connotata da misteriosi legami con l’occulto. Per addetti ai lavori e fan sfegatati, la scalata del goblincore è appena iniziata e raggiungerà il suo culmine con l’avvento della stagione autunnale. Tra foglie secche, alberi spogli e una natura in transizione avvolta dalla nebbia.