Era stato sospeso dopo aver detto, in diretta su Russia Today, che i bambini ucraini erano da «annegare e bruciare». Ma più di questo non succederà: il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha infatti deciso di non procedere in alcun modo nei confronti di Anton Krasovsky. Lo ha annunciato Yevgeny Stupin, magistrato di Mosca che ha presentato un dossier sul caso. Il principale organo investigativo della Federazione Russa non ha trovato «indicazioni di un crimine commesso o tramato contro minori, oppure messo in atto con la loro assistenza», ha spiegato Stupin, precisando che sono stati riscontrati «problemi legati alla competenza» del caso, che infatti è adesso passato al Ministero dell’Interno: «Che tipo di attività da parte delle forze dell’ordine sono necessarie nel caso di Krasovsky? Per quanto ne so, non si sta nascondendo da nessuna parte. Cercheranno i bambini che ha incoraggiato ad annegare?».

Cosa aveva detto in diretta tv
Il fattaccio risale a ottobre, quando Krasovsky aveva ospitato nella trasmissione Russian Media Monitor lo scrittore Sergei Lukyanenko. L’autore de I guardiani della notte aveva raccontato come già negli Anni 80 i bambini ucraini fossero anti-russi. Il giornalista aveva quindi suggerito di «gettarli direttamente in un fiume» o «bruciarli». Krasovsky aveva inoltre giustificato i numerosi stupri dei soldati di Mosca nei confronti delle donne ucraine, per poi concludere il suo intervento sostenendo che l’Ucraina non dovrebbe esistere e che tutti gli oppositori del Cremlino dovrebbero essere fucilati.

L’allontanamento e le scuse
Margarita Simonyan, responsabile di Russia Today, aveva fatto sapere subito dopo di aver interrotto ogni collaborazione con Krasovsky. «Sono davvero imbarazzata», aveva scritto su Telegram. «Spero che tutti voi mi perdonerete, forse Anton spiegherà cosa ha causato questa temporanea follia». Questa la risposta di Krasovsky: «A proposito di quei bambini: questo succede a volte quando vai in diretta, ti lasci trasportare e non puoi fermarti. Chiedo scusa a tutti coloro che sono rimasti scioccati, a Margarita e a chiunque altro l’abbia trovato stupido e inconcepibile. Spero mi perdonerete», aveva scritto l’anchorman dopo essere stato sospeso.