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L’altro Loy

Fratello di Nanni, celebre volto Rai di Specchio Segreto, Giuseppe era un apprezzato fotografo. A 40 anni dalla scomparsa, i suoi scatti verranno esposti a Palazzo Barberini. Raccontano l’impegno politico e un Paese attraversato dal cambiamento.

17 Gennaio 2022 11:57 Gianfranco Ferroni
Le foto di Giuseppe Loy, fratello di Nanni - celebre volto Rai - saranno esposte a Palazzo Barberini fino al 27 febbraio

Nanni Loy, conosciutissimo dai telespettatori italiani grazie a trasmissioni targate Rai (all’epoca ancora programma nazionale) come Specchio segreto, una delle prime candid camera, aveva un fratello. Ed era un bravissimo fotografo. La genialità era evidentemente un dono di famiglia e non si limitava all’inventore del tormentone da bar «posso fare zuppetta?» che per decenni ha terrorizzato gli avventori dei locali pubblici, azione che in questi tempi di Covid, assumerebbe connotati terroristici. Già, perché anche Giuseppe, il fratello di Nanny, aveva un occhio speciale. Verrà esibito a Roma, presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica, a Palazzo Barberini, che ospitano fino al prossimo 27 febbraio la mostra Giuseppe Loy. Una certa Italia. Fotografie 1959-1981. A cura di Chiara Agradi e Angelo Loy, sarà la prima retrospettiva a quarant’anni dalla scomparsa.

Le foto di Giuseppe Loy, fratello di Nanni - celebre volto Rai - saranno esposte a Palazzo Barberini fino al 27 febbraio
Giuseppe Loy a Villasimius, Cagliari

La mostra di Giuseppe Loy possibile grazie alla digitalizzazione di quasi duemila rullini

Tratta dall’archivio fotografico a lui dedicato, con media partnership di Rai Scuola, beneficia della digitalizzazione e della sistematizzazione di 1.565 rullini in bianco e nero, 338 rullini a colori, 1.800 stampe e documenti. L’esposizione ha l’intento di offrire una panoramica su una vita dedicata alla macchina fotografica. La mostra raccoglie una selezione di 174 stampe originali in bianco e nero, documenti d’archivio, poesie, epigrammi, scatti familiari e un video che ripercorre l’amicizia tra Giuseppe Loy e gli artisti Alberto Burri, Afro e Lucio Fontana. In mostra nella sala delle Colonne e nelle Cucine Novecentesche di Palazzo Barberini, spazi ormai consacrati alla fotografia, gli scatti di Loy ne immortalano l’impegno politico e lo sguardo sui costumi di un’Italia immersa nel cambiamento. Si alternano a immagini più intime, frammenti di vita privata, testimonianze preziose di amicizie con protagonisti del mondo dell’arte in un periodo storico in cui «il tempo, la politica e gli eventi stavano precipitando l’intero mondo verso una coscienza nuova, profonda e a tratti ribelle», come scrive Luca Massimo Barbero nel bel catalogo trilingue pubblicato da Drago.

Le foto di Giuseppe Loy, fratello di Nanni - celebre volto Rai - saranno esposte a Palazzo Barberini fino al 27 febbraio
La metropolitana di Roma (Giuseppe Loy)

Alle origini della famiglia Loy

Una famiglia che ha segnato la storia culturale italiana, quella dei Loy, discendenti di due importanti casate sarde: se il padre era un Loy Donà, la madre era una Saint-Just. Con una tendenza diffusa alla semplificazione: Nanni in realtà si chiamava Giovanni e utilizzava un solo cognome, allo scopo di non far pesare il valore dinastico. Moglie di Giuseppe è stata Rosetta Provera, conosciuta poi dal pubblico letterario come Rosetta Loy. Lei, vincitrice di premi, dal Viareggio al Bagutta, dal Grinzane Cavour al Campiello, ha vissuto anche un complesso dialogo, vitalissimo, con un dominatore della scrittura come Cesare Garboli.

Beppe, ovvero Giuseppe, inoltre, viene ricordato dalla Fondazione Loy «nel 1957 comincia a lavorare come dirigente nell’impresa di costruzioni fondata dal padre di Rosetta. Parallelamente esercita due attività senza fini di lucro: la poesia e la fotografia. La seconda costituirà una vera e propria ossessione. Si può dire che per circa trent’anni la macchina fotografica e l’uomo sono stati inseparabili. Ha usato quasi esclusivamente apparecchi Leica». Senza dimenticare di schierarsi: «Nel 1968 si iscrive al Partito comunista italiano e inizia un’attività politica che lo accompagnerà tutta la vita – prima alla sezione di Ponte Milvio, poi al Flaminio – Si dedica alla formazione di centri culturali in varie regioni d’Italia, soprattutto al sud». Una vita praticamente parallela a quella di un altro sardo, Enrico Berlinguer, spesso immortalato dal suo obiettivo. Da quale, architetture e persone risaltano da prospettive inedite, è il caso delle foto dall’alto a Piero Melograni.

Le foto di Giuseppe Loy, fratello di Nanni - celebre volto Rai - saranno esposte a Palazzo Barberini fino al 27 febbraio
Uno scatto a Cagliari di Giuseppe Loy

 

 

 

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