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Regeni, la Procura chiede un intervento della Consulta: anche Schlein in Tribunale

La segretaria del Pd ha dichiarato: «Crediamo fortemente che questo processo debba andare avanti, che debba essere fatto, siamo qui con questa speranza».

3 Aprile 2023 17:53 Elena Mascia
Il procuratore Francesco Lo Voi insieme all'aggiunto Sergio Colaiocco ha sollecitato l'intervento della Consulta in merito all'articolo 420bis

L’elenco delle persone che chiedono verità per Giulio Regeni si allunga di un nuovo nome, quello di Elly Schlein, che questa mattina ha partecipato al sit-in fuori dal tribunale di Roma nel giorno della nuova udienza davanti al gup. La neo segretaria del Pd, al suo arrivo, ha abbracciato i genitori di Regeni Paola e Claudio: «Siamo qui per dare un segnale di vicinanza alla famiglia di Giulio e alle tante persone che in questi anni non hanno mai smesso di chiedere verità e giustizia. Crediamo fortemente che questo processo debba andare avanti, che debba essere fatto, siamo qui con questa speranza».

La Procura chiede un intervento della Consulta sul caso Regeni

La manifestazione si è svolta in piazzale Clodio a Roma, dove è stato esposto uno striscione giallo per chiedere giustizia per il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016. Elly Schlein è stata accolta con dei tulipani gialli, donatigli da alcuni attivisti. Nel corso dell’udienza i magistrati romani hanno chiesto al Gup l’intervento della Corte Costituzionale, in modo da sbloccare il fermo del procedimento a carico dei quattro agenti egiziani della National Security Agency – il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi e Athar Kamel Mohamed Ibrahim e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif, accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni. Il procuratore Francesco Lo Voi, insieme all’aggiunto Sergio Colaiocco, ha sollecitato l’intervento della Consulta.

Il procuratore Francesco Lo Voi insieme all'aggiunto Sergio Colaiocco ha sollecitato l'intervento della Consulta in merito all'articolo 420bis
Familiari Giulio Regeni (Getty Images)

Nuova data per il procedimento

Il giudice si è riservato di decidere in merito alla richiesta che riguarda la costituzionalità dell’articolo 420 bis del codice di procedura penale in riferimento all’assenza dell’accusato. Il procedimento è stato aggiornato alla data del 31 maggio. L’avvocata Alessandra Ballerini, accanto ai genitori di Giulio Regeni, dopo l’udienza davanti al Gup di Roma ha dichiarato: «Noi siamo sempre più convinti, dopo aver ascoltato oggi le parole del procuratore Lo Voi, che il processo per il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio Regeni vada fatto in Italia e debba iniziare prima possibile».

 

 

 

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