Giulietta Sacco morta a 78 anni: biografia e canzoni della cantante napoletana
Giulietta Sacco, anche nota per essere la regina della canzone napoletana, si è spenta l'11 aprile: da tempo era malata.
Giulietta Sacco è morta a 78 anni. Nota per essere tra le più grandi interpreti della canzone napoletana, è stata apprezzata dalla critica, dal pubblico e da suoi celebri colleghi musicisti, come Mario Merola e Nino D’Angelo. Tuttavia, non è mai riuscita conquistare il clamore nazionale che avrebbe meritato. Ha spesso detto di aver sofferto per delle ingiustizie vissute, soprattutto in televisione, dalla quale si è sentita esclusa più per motivi estetici che artistici. Dal 1984 ha iniziato a soffrire di gravi problemi di salute che l’hanno condotta a perdere la vista da un occhio.
Chi è Giulietta Sacco, la regina della canzone napoletana
Giulietta Sacco è nata a Maddaloni, nella provincia di Caserta, il 13 novembre del 1944. Ha esordito a soli 12 anni quando, cantando a una festa nuziale, ha dato immediatamente prova della sua voce profonda e rurale, che ha conquistato con rapidità l’apprezzamento di fan eccellenti.
In seguito è stato il padre Vincenzo a produrre per lei il primo 45 giri per l’etichetta Euterpe, «Se perdono/Lui però ballava il twist». Per poi spingerla verso concorsi vocali ed esibizioni tra cerimonie e feste di piazza. A quel punto Giulietta è stata notata dalla Phonotris che le ha fatto incidere, tra l’altro, il suo primo successo, «Amalia Ruta», di Raffaele Mallozzi e Alberto Sciotti.
Nel 1969 ha partecipato al Festival di Napoli con la canzone “Abbracciame” insieme a Mario Merola, per poi prendere parte a “Un disco per l’estate” e a “Cantagiro”. Ha in seguito vinto il Premio Tenco con la canzone “Sanacore” insieme agli Almamegretta.
Il successo e la malattia
Nel corso del tempo la cantante, conosciuta come Giulietta, ha collaborato con i più grandi interpreti della canzone napoletana, da Mario Merola a Nino D’Angelo. Si è guadagnata così il soprannome di “Amalia Rodrigues napoletana“. Quest’ultima è una nota cantante portoghese, considerata la più grande interprete di fado.
Nonostante ciò, non è mai riuscita ad approdare con successo in televisione. Pur tentando la strada di Sanremo e quella della Rai, si è spesso ritrovata esclusa, a suo dire più per motivi estetici che artistici. È infatti ricorsa alla chirurgia estetica al naso. Nel frattempo però ha prodotto tra i brani più famosi della canzone napoletana, alternando le melodie classiche partenopee al repertorio scritto per lei da autori come Gianni Aterrano, Eduardo Alfieri, Antonio Moxedano, Alberto Sciotti, Tony Iglio, Augusto Visco, Enzo Di Domenico. Si ricordano i brani “Profumo di ginestre”, “Dicitencelle”, “E te perdutamente” e “Bellavista”.
Malata da tempo e ritiratasi dalle scene, nel 2003 si è esibita da piazza Plebiscito a Napoli in occasione del Capodanno trasmesso dalla Rai, mentre nel 2012 è tornata in sala d’incisione e ha registrato il duetto “Nun’ voglio fuje” insieme al giovane interprete Genny Avolio. La cantante si è spenta intorno alle 22 dell’11 aprile, dopo essere stata ricoverata all’ospedale Moscati di Aversa il 2 aprile per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute.