Giovanni Pavani, un 75enne di Castel Bolognese, è morto nell’alluvione che ancora oggi sta scuotendo l’Emilia-Romagna. Le ultime parole le ha dette alla sua vicina, si trovava al telefono con lei quando è deceduto annegato al suo piano terra.
Giovanni morto al telefono con la vicina nell’alluvione in Emilia-Romagna
Pensionato, Giovanni aveva appena chiamato la vicina di casa per dirle: «Ho messo i sacchi di sabbia, basteranno». Poi il decesso al piano terra della sua stessa abitazione a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna.
Il 75enne aveva deciso di rimanere in casa pensando di poter resistere all’interno nonostante l’acqua alta: non si aspettava però che le strade della cittadina si trasformassero i fiumi in piena. Nella notte tra martedì e mercoledì è rimasto al telefono per lungo tempo con una vicina che si era messa al sicuro al primo piano della sua abitazione.

La donna aveva cercato di convincere Giovanni a salire da lei, ma lui credeva di potercela fare. Poi però l’acqua l’ha travolto, non lasciandogli scampo. «L’acqua è entrata e sta salendo, vedo i mobili che girano per casa», ha riferito alla sua interlocutrice.
La vicina ha allertato i soccorsi e gli ha detto di mettersi il più in alto possibile, ma per lui era ormai troppo tardi: dopo poco non ha più risposto al telefono.
La città di Giovanni invasa dall’acqua
Il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza ha così descritto la situazione nella sua città: «Il fiume è arrivato fino alla piazza, provocando un disastro completo. Allagati gli scantinati e i piani terra delle abitazioni. Abbiamo 3.700 famiglie che abitano in centro. Tremila hanno la casa danneggiata. Non si è salvato niente».
Il primo cittadino, insieme ad alcuni collaboratori, è rimasto bloccato nella casa comunale e ha dovuto attendere l’arrivo dei Marò del Reggimento San Marco per essere portato al sicuro.