Stasera 7 ottobre alle 21,20 Rai2 presenterà Giovani e droga, film inchiesta di Alberto d’Onofrio. Un racconto fedele e senza filtri della vita quotidiana di alcuni tossicodipendenti che hanno scelto di mettersi a nudo durante il loro percorso di recupero. Si tratta di diversi ragazzi delle comunità di San Patrignano (Rimini) e La Torre (Modena) e dell’associazione Anglad di Roma. La visione sarà disponibile anche in streaming su RaiPlay, dove già ora è stata pubblicata un’anticipazione di circa 10 minuti.
Giovani e droga, le storie dei ragazzi al centro del film stasera 7 ottobre su Rai2
«Non volevo raccontare i tossicodipendenti come zombie», ha detto d’Onofrio nel presentare il film. «Per me sono persone che si sono rese conto dei propri errori e stanno cercando nella loro anima una via di uscita dal tunnel». Giovani e droga è un racconto crudo ma veritiero che si fonda su testimonianze di persone che, appena adolescenti, si sono rapportate con il mondo degli stupefacenti, mettendo a rischio anche la loro stessa vita familiare. Fra loro c’è Simone, che ha iniziato a fare uso di cocaina, marijuana e hashish a soli 14 anni. Oggi, mentre parla ai microfoni di d’Onofrio, ne ha 22 e vive nella comunità di San Patrignano grazie all’aiuto della famiglia. Così come Tiziana, oggi 26enne, ragazza ligure che si è avvicinata alle pasticche di droga a 13 anni, imbottigliandosi in un tunnel apparentemente senza uscita.
La storia e la vita di 7 giovani tossicodipendenti, ospiti di alcune comunità di recupero, le loro relazioni con le famiglie e i medici che li accompagnano nel percorso di recupero.#GiovaniEDroga, di @AlbDOnofrio, il #7ottobre alle 21.20 su @RaiDue ➡️ https://t.co/e7b5Ow52U1 pic.twitter.com/48JTSE9uqt
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) October 6, 2021
Spazio anche alle parole di Alexandra, romena di 25 anni ma in Italia da quando ne aveva 8, che appena adolescente ha iniziato a frequentare rave party e fare uso di droghe pesanti. O ancora Mattia, 18enne che vive nella comunità La Torre di Modena non per dipendenza, ma per scontare la pena per spaccio e furto. Alcuni di loro hanno potuto fare forza sulla propria famiglia, altri invece vi hanno trovato fragilità. È il caso di Natascia, 29enne che fa uso di droga da quando ne aveva 18 anche per via del padre tossicodipendente.
Giovani e Droga: le parole di genitori e operatori sanitari
Oltre alle loro storie, Giovani e droga riporta le testimonianza dei familiari dei ragazzi, mostrando non solo le difficoltà dei protagonisti, ma anche quelle di coloro che vivono accanto e devono cercare di portarli fuori dal baratro. Spazio anche agli operatori delle comunità che racconteranno la vita quotidiana e il confronto diretto che hanno con i ragazzi, ognuno desideroso di ritrovare l’amore per la vita ma soprattutto per se stesso.