Una giornalista del quotidiano Domani è stata allontanata ieri dalla tribuna stampa della Camera. Il motivo sarebbe stato il suo abbigliamento. Un vestito che è stato giudicato inappropriato da una assistente parlamentare, tanto da richiedere l’intervento per l’espulsione. Una vicenda che è esplosa dopo la denuncia della stessa cronista del giornale diretto da Vittorio Feltri e per la mancanza di un regolamento in cui si impone un dress code alle donne. Per gli uomini, invece, è richiesta la giacca per l’ingresso alla Camera.

Immediate scuse da Montecitorio
La vicenda è successa ieri e ha fatto il giro del Paese. Domani ha denunciato l’accaduto e c’è chi è andato a ricercare un eventuale regolamento riguardante l’abbigliamento da tenere per uomini e donne alla Camera. Di fatto, non esiste alcun dress code se non la richiesta indossare la giacca rivolta a politici e giornalisti di sesso maschile. La giornalista in questione avrebbe avuto un vestito «inappropriato con le spalle non sufficientemente coperte». E così è deflagrata la polemica. Da Montecitorio è la vicepresidente Maria Edera Spadoni, esponente del Movimento 5 stelle, a cercare per prima di gettare acqua sul fuoco. «Ieri è stato commesso un errore», ha dichiarato scusandosi.

Spadoni: «Inopportuno non permettere alla giornalista di assistere»
La vicepresidente di Montecitorio, Maria Edera Spadoni, ha ammesso che l’espulsione dalla tribuna stampa è stata ingiustificata. «È stato fatto un errore. La Camera ha fatto già pervenire le sue scuse alla giornalista e a queste scuse si aggiungono anche le mie. Si sa che la Camera ha un regolamento che impone ai colleghi di indossare una giacca. Ma non permettere a una giornalista di assistere alla seduta la trovo una cosa inopportuna. Ripeto: rinnovo le scuse della Camera alla giornalista», ha dichiarato. Poi ha ribadito: «La Camera è un luogo dove l’abbigliamento deve essere adeguato. Spesso parlando anche con le colleghe faccio presente questa cosa. Ma, a parte la giacca, non esiste nel regolamento della Camera un dress code per i giornalisti. Esiste un dress code per chi viene a vedere le assemblee, ma ieri è stato commesso un errore».