Non che ci fosse bisogno del premio Nobel per misurare lo spessore di uno scienziato del calibro di Giorgio Parisi. Ma si sa, i riconoscimenti aiutano sempre. Eppure, la grande fama del fisico non servì, lo scorso inverno, a evitare lo scontro in diretta tv con Matteo Bassetti, infettivologo e primario di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, è salito alla ribalta durante la pandemia come uno volti più presenti nei salotti televisivi italiani. Bassetti, durante la trasmissione L’aria che tira, condotta su La7 da Myrta Merlino, il 4 marzo 2021, aveva risposto piccato all’affermazione del fisico, secondo cui l’abbassamento dei contagi nel Regno Unito era stato determinato prima ancora che dai vaccini dagli effetti del lockdown. «Non ho mai sentito i fisici parlare di vaccini. Se lei dice che il merito della diminuzione dei casi in Inghilterra è delle restrizioni, se ne assume la responsabilità».
NO GUARDI CHE IO I DATI LI SO LEGGERE.
Giorgio Parisi per questo Nobel per la Fisica voglio celebrarlo così, mentre blasta Bassetti su vaccini, lockdown, previsioni.
E un saluto a Sboroni, di cuore. pic.twitter.com/Jn1Oj59djk— Uddì® (Utente Disattivata) (@UDisattivata) October 5, 2021
Giorgio Parisi contro Matteo Bassetti: «Leggere i dati è la mia specialità»
Da qui la replica di Parisi: «Guardi che sono un fisico e per mestiere leggo i dati, anzi posso dire che è la mia specialità. Questi mi portano a una conclusione diametralmente opposta alla sua. Il lockdown strettissimo ha scatenato la diminuzione dei contagi, che adesso sarà aiutata moltissimo dalla campagna di vaccinazione». Parisi ha poi scagliato una lancia a favore della campagna vaccinale italiana, pur non nascondendone alcuni limiti: «Siamo in ritardo di circa un mese, ma siamo allo stesso punto della Germania. I problemi ci sono ma riguardano una dimensione europea. Gli Stati Uniti di cui si fa un gran parlare come modello, trenta giorni fa avevano una situazione identica alla nostra oggi».
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