Giorgia Soleri è tra i concorrenti di Pechino Express e la sua partecipazione al programma è stata l’occasione, per Selvaggia Lucarelli, per lanciarle una frecciatina: «Improvvisamente la malattia non è più invalidante».

Giorgia Soleri a Pechino Express
Questa sera andrà in onda la prima puntata della nuova stagione di Pechino Express e tra i protagonisti c’è anche la fidanzata di Damiano dei Maneskin, che parteciperà al programma in coppia con l’amica Federippi e saranno “Le Attiviste”. É nota a tutti la patologia che affligge la Soleri, la vulvodinia, malattia cronica molto dolorosa e di cui molte volte ha parlato lei stessa sui suoi profili – e che, nel 2021, dopo un intervento per l’endometriosi l’ha portata a parlarne anche alla Camera dei Deputati. In quell’occasione affermò: «Quando ho iniziato a parlare della vulvodinia l’ho fatto proprio pensando “se il mio dolore può aiutare anche solo un’altra persona ha senso rinunciare alla mia privacy”».
La reazione di Selvaggia Lucarelli
Proprio alla luce delle confidenze che la Soleri ha sempre affidato ai social su questa malattia dolorosa ed invalidante, Selvaggia Lucarelli ha voluto condividere una sua riflessione. La giornalista, su Instagram, ha riportato un’intervista al Corriere della Sera in cui la concorrente di Pechino Express spiegava come, nonostante il dolore, fosse riuscita a portare a termine il viaggio.

Dunque il commento: «Quindi il dolore che la costringeva a letto per settimane e non le permetteva di pianificare nulla (parole sue), ora non è più invalidante ma è diventato gestibile, a seconda delle occasioni a cui non può rinunciare (Pechino Express). Siamo tutti felici per lei, una buona notizia! Il cinema è passivo, l’invalidità dinamica, del resto» Al momento la Soleri non ha risposto direttamente al commento della giornalista, limitandosi a pubblicare una storia con un post che è stato scritto ad Ainpu (Associazione italiana neuropatia del pudendo): «Il dolore cronico costante è sparito. Il percorso è stato lento ma costante, ho compreso che i farmaci sono necessari ma è altrettanto importante riprendere una vita il più possibile normale mettendo da parte le paure». Parole alle quali la Soleri ha fatto seguire il suo commento personale: «Potrei averlo scritto io questo, è cambiata la mia vita dopo le diagnosi e le conseguenti terapie».