Giorgia Meloni a causa di uno stato influenzale non potrà partecipare al vertice Eu Med-9 di Alicante. Lo ha comunicato Palazzo Chigi. La delegazione italiana sarà guidata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Il summit mediterraneo ospitato dalla Spagna con Italia, Francia, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Croazia e Slovenia si aprirà alle 13.30 con una colazione ufficiale. Alle 15.30 è prevista la foto di gruppo e a seguire le due sessioni di lavoro (dalle 16 alle 18 e dalle 18.30 alle 20). Alle 20.15 sono previste dichiarazioni alla stampa. Meloni avrebbe dovuto incontrare il premier spagnolo Pedro Sánchez a margine del summit. Il vertice UE-Med9 prevede due sessioni: la prima incentrata sul tema energetico e la seconda sulla governance economica. Al termine dei lavori, i nove Paesi dovrebbero esprimere una dichiarazione comune sui temi in questione. Negli appuntamenti passati si è discusso anche di migrazioni, ma secondo quanto riferito da fonti esecutive madrilene, in questa occasione la questione migratoria e quella della sovranità non dovrebbero invece essere temi al centro del dibattito o comunque marginali.
Spagna, Portogallo e Francia discuteranno della H2Med
Come anticipato dall’agenzia Nova, al summit parteciperanno anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Prima dell’apertura ufficiale dei lavori, il presidente Sanchez, quello francese, Emmanuel Macron, il primo ministro portoghese, Antonio Costa, e von der Leyen, prenderanno parte a una iniziativa dedicata all’interconnessione energetica sottomarina tra Barcellona e Marsiglia, che si chiamerà H2Med. Una volta in funzione, ha spiegato Madrid, sarà utilizzata per il trasporto di idrogeno verde, anche se inizialmente si era discussa la possibilità di utilizzare l’infrastruttura per il trasporto del gas naturale e poi di convertirla. L’evento di presentazione di H2Med consentirà ai tre Paesi coinvolti – Spagna, Francia e Portogallo – di definire i dettagli a livello nazionale, effettuare studi di fattibilità sui costi, sul mercato e sull’ambiente, nonché stabilire quale sia la strada per un corridoio verde dell’idrogeno che, secondo i piani, dovrebbe essere operativo entro il 2030. I tre Paesi presenteranno il progetto alla Commissione Ue entro il 15 dicembre.