Giorgia Meloni privata: com’è cambiata la narrazione della futura premier

Debora Faravelli
02/10/2022

Dopo la vittoria elettorale, la narrazione di Giorgia Meloni è cambiata. La madre, la sorella, il compagno e pure il personal trainer hanno cominciato a svelare l'aspetto più intimo e quotidiano della leader di FdI. E in questa agiografia non poteva mancare il coming out della barista della Garbatella: «Ora lo posso dì, sono di destra».

Giorgia Meloni privata: com’è cambiata la narrazione della futura premier

A Giorgia Meloni è bastato aver vinto le elezioni (dici poco) perché le persone più vicine a lei, rimaste fino a ieri nell’ombra, cominciassero a fornire un’immagine diversa e più intima della leader di Fratelli d’Italia. La narrazione insomma è cambiata. Da capo tutto d’un pezzo, urlante e vociante ai comizi, Meloni sta cominciando a offrire agli italiani il suo lato più umano. Così fioccano le interviste alla mamma, alla sorella e al compagno Andrea Giambruno «non avvezzo a copertine o foto patinate», come lui stesso ha dichiarato.

Giorgia Meloni: dall’immagine pubblica a quella privata

«Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana». Questo lo slogan con cui la leader di Fratelli d’Italia ha sempre presentato se stessa tanto in Italia quanto all’estero, a questo proposito si ricordi la versione spagnola durante un comizio alla convention madrilena di Vox diventata virale. Una presentazione-tormentone stringata e netta. Grazie a toni perentori, una mimica strappa applauso, modi sbrigativi e volutamente popolani Meloni ha sempre cavalcato l’immagine da dura. Non è un caso che l’uomo che le sta accanto da sette anni abbia tenuto a specificare che «Giorgia non è un robot ma un essere umano con una propria sensibilità e una propria dolcezza». All’indomani del voto però hanno pensato i suoi familiari a “normalizzarla”, divulgando spaccati di vita quotidiana e facendo emergere il suo lato più intimo, privato e personale. Il tutto mentre lei si è chiusa in un silenzio draghiano rotto solo per ringraziare i leader internazionali e smentire le voci di dissidi nel centrodestra. Quasi a voler essere, per la prima volta, l’oggetto e non il soggetto della narrazione.

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Il bigliettino della figlia per la vittoria

Il primo passo però lo ha fatto la stessa Meloni pubblicando sui social il messaggio che le ha dedicato la piccola Ginevra: «Cara mammina, sono tanto felice che hai vinto. Ti amo tanto». Alla vigilia del voto poi Giorgia aveva condiviso una dedica alla figlia ringraziandola per la pazienza avuta nel sopportare le sue assenze e assicurandole che tutto il suo lavoro è svolto in primis per lei. Ora però lei e il compagno hanno invitato ogni mezzo di informazione a evitare in «qualunque modo e con qualunque mezzo di pubblicare o divulgare immagini che ritraggano la figlia minore; e ad astenersi altresì dal pedinarla, accerchiarla e intimorirla con presenze inopportune; nonché, infine, dal rendere pubblici e riconoscibili, anche visivamente, nomi, indirizzi e recapiti dei luoghi abitualmente frequentati dalla minore (casa, scuola, centri sportivi e ricreativi e altro), come già incautamente illegittimamente accaduto». Insomma giù le mani e i flash dall’erede.

La madre Anna e la favola di Giorgia

Tra le prime a raccontare la Giorgia privata è stata Anna Paratore che ha cresciuto la futura premier e la sorella da sola. Il padre dopo aver lasciato casa si era trasferito alle Canarie e, come ricordato recentemente dalla stampa spagnola, è stato anche condannato per narcotraffico. Il tassello che mancava nella costruzione del personaggio Meloni: la ragazza che si è fatta da sola e che con fatica e tanta gavetta (ma pure con una parentesi da ministro per la Gioventù dal 2008 al 2011) è riuscita a portare la sua creatura politica dal 4 al 28 per cento. Anna Paratore ha descritto l’amata figlia «una stacanovista che si è fatta da sola, un soldatino, una persona sempre preoccupata e incapace di rilassarsi». Ricordando poi che «ha sempre molta paura che un suo errore possa far soffrire qualcuno».

«Parliamo di vestiti, trucchi, diete. Guardiamo film d’amore che ci fanno piangere e sognare»: Giorgia secondo la sorella

Non poteva mancare poi la voce della sorella Arianna, da sempre sua fidata consigliera, che è entrata nei dettagli del loro quotidiano raccontando ciò che amano fare insieme: «Parliamo di vestiti, trucchi, diete. Guardiamo film d’amore che ci fanno piangere e sognare o gli horror thriller mentre mangiamo le patatine sul divano. Giochi? Risiko o burraco». E anche in quel caso Giorgia «non vuole mai perdere». Insomma una ragazza come tante, acqua e sapone, e non certo la bestia nera in grado di spaventare l’Europa risvegliando lo spettro del fascismo. Giorgia, continua Arianna, lontano dalle telecamere «fa imitazioni, battute, si diverte a ridere con gli amici, esce in pigiama per accompagnarti al Pronto soccorso, trova il tempo di chiacchierare al telefono per confortarmi anche quando torna stanca morta dai comizi».

La versione del compagno Andrea Giambruno

Andrea Giambruno, giornalista Mediaset, ha completato il ritratto umano, intimo e privato di Giorgia. Lui che, pur geloso della privacy e lontano da media e fotografi, non aveva mancato di difenderla in diretta dalle offese del professor Giovanni Gozzini che l’aveva definita «vacca, scrofa e pesciaiola». Il suo racconto si è concentrato sulla giornata tipo della compagna che «studia da quando si sveglia fino a quando va a dormire e ha mille cose di cui occuparsi». Insomma una donna tutta casa e Fiamma.

Il personal trainer e gli allenamenti della leader

Anche il corpo ovviamente vuole la sua parte. E così nella narrazione neomelonica ecco apparire il personal trainer Fabrizio Iacorossi. Nonostante gli impegni e la fittissima agenda un ritaglio per il fitness non poteva mancare. «Si impegna tanto», ha confessato Iacorossi a Repubblica. «Lo sport la fa stare bene». Il piano? «Un giorno a settimana, in sala pesi, allena la forza per tonificare parte superiore del corpo, il secondo giorno la parte bassa, un terzo giorno alterna yoga e pilates, per allungare la muscolatura». A dirla tutta era stata Meloni ad apparire in un video dell’allenatore dopo la nottata elettorale. Il messaggio con tanto di cuore nero (d’ordinanza)? «The winner Is Giorgia Meloni» e via di bandierina italiana.

 

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Il coming out della barista nella rossa Garbatella

La ciliegina sulla torta è stato però il coming out della barista 65enne della Garbatella che dopo anni finalmente si è liberata da un peso: «Non l’avevo mai detto prima per timore che avesse un brutto impatto sull’andamento del bar, ma oggi lo voglio dire: sono di destra, quando ero ragazza apprezzavo Giorgio Almirante e Giorgia Meloni l’ho sempre votata. Non l’ho mai incontrata di persona, visto che è nata alla Garbatella, spero che ora ci venga a trovare», ha detto sempre a Repubblica. Perché «la Garbatella è rossa, è vero. Ma ci stanno pure quelli di destra, solo che sò come i laziali, stanno zitti, si nascondono. Ma ci stanno». Insomma anche questo è un piccolo miracolo di Giorgia.