Quirinale, Giorgetti: basta aspettare tre mesi e tutto si chiarirà

Redazione
08/10/2021

Il Ministro dello Sviluppo Economico: «Timore che Draghi vada al Colle? Qualcuno potrebbe vederlo come una garanzia». Crescita del pil superiore al 6 per cento quest’anno

Quirinale, Giorgetti: basta aspettare tre mesi e tutto si chiarirà

«È possibile una crescita del Pil oltre il 6 per cento quest’anno». Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, intervistato da Bruno Vespa all’evento Forum in Masseria. «Siamo in una fase di contenimento della pandemia, incrociamo le dita – ha affermato – ma ci sono due incognite: una è la domanda dei consumi e l’altra è la dinamica dell’industria manifatturiera che è soggetta ai colli di bottiglia, e questa è una grandissima incognita che non riguarda solo l’Italia ma tutto il mondo occidentale. Se andasse tutto bene si si può anche fare…» ha aggiunto Giorgetti.

Giorgetti su Draghi: tra tre mesi sapremo

Le elezioni politiche «se non nel 2022 saranno nel 2023, quindi comunque prima o poi ci sono. Qual è il timore, che Draghi vada al Quirinale? Si è un timore, ma qualcuno potrebbe vederlo anche come garanzia, non lo so, basta aspettare tre mesi e tutto si chiarirà» ha poi chiosato Giorgetti parlando del futuro del premier.

Giorgetti: con Draghi la voce italiana è ascoltata in maniera diversa

«È chiaro che il nome Mario Draghi è molto di questa narrativa all’estero, è il brand nei consessi internazionali la voce italiana è ascoltata in maniera diversa, il tema standing dello internazionale è quindi un tema. E con il nuovo governo tedesco, le elezioni francesi, l’Italia potrebbe avere un diverso peso e fare sentire gli interessi nazionali. Ora ci sono sono troppe variabili, troppe incognite» ha chiosato Giorgetti.

Il cuneo fiscale è il problema più grande

Il cuneo fiscale «è un bel problema, è il problema dei problemi, qualcosa è stato fatto, adesso integreremo sull’Irap, così dice la delega fiscale, al sud ci sono dei significativi vantaggi per quanto riguarda l’abbattimento sulle nuove assunzioni, però dobbiamo avviare una crescita solida e duratura solo questo permette di affrontare il problema del debito, e dei margini, per poter comprimere la pressione fiscale. Questa è la vera sfida» ha concluso Giorgetti.