La ginecologa Isabella Linsalata avrebbe saputo che il marito Giampaolo Amato la sedava ma è rimasta in silenzio. La donna avrebbe infatti sospettato fin da inizio 2019 che il coniuge medico, arrestato per omicidio premeditato, le somministrasse sostanze tossiche anche se escludeva che l’uomo volesse in quel modo ucciderla. Lo ha riferito il gip Claudio Paris che ha disposto la custodia cautelare in carcere per Amato.
La ginecologa avvelenata dal marito a Bologna
Isabella avrebbe saputo che l’uomo le aveva preparato delle tisane con all’interno benzodiazepine per sedarla e che quelle bevande, dal gusto molto amaro, avevano lo scopo di avvelenarla. Eppure non denunciò mai il marito, confidandosi solo con la sorella e con due amiche. «Non voleva rovinare la carriera dell’uomo, ma soprattutto l’ha fatto per il bene dei figli così da preservarne il rapporto con loro padre», riferisce il giudice. E, ha sottolineato il giudice, è soprattutto «grazie alla lungimiranza, al senso di protezione (prima) e all’ostinata ricerca della verità (poi) serbati in particolare da queste tre donne (le amiche e la sorella), che non l’hanno mai abbandonata, che si dispone oggi di accertamenti di tipo tecnico formatisi ben prima del suo decesso».

Il riferimento è, per esempio, alla bottiglia di vino amarissimo conservata dalla sorella della vittima. Il 19 maggio del 2019 Isabella aveva infatti detto alla sorella che il vino che aveva bevuto a cena aveva un sapore molto amaro, cosa che ha spinto la donna a recuperare la bottiglia e conservarla per farla analizzare agli inquirenti – analisi che hanno dato esito positivo riscontrando la presenza di sostanze tossiche.
Le dichiarazioni dell’amica
«Le consigliai di lasciarlo e di denunciarlo. Ma lei non volle. Non voleva esporre i figli. E poi era ancora profondamente innamorata di lui. Perché era convinto che volesse sedarla, non ucciderla. Pochi immaginavano che sarebbe arrivato a tanto» ha spiegato l’amica a La Stampa, commentando amaramente: «Abbiamo provato a fare squadra per dare una mano ad Isabella. Ma non ci siamo riuscite. E alla fine lei è stata uccisa».