Gina Lollobrigida, protagonista indiscussa del cinema italiano, è morta all’età di 95 anni. Durante la sua carriera è stata diretta da registi comeAlberto Lattuada, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi, Alessandro Blasetti e Mario Soldati. A Hollywood, ha affiancato divi di fama mondiale come Rock Hudson, Tony Curtis, Anthony Quinn, Sean Connery, Robert Alda e Burt Lancaster.
Gina Lollobrigida, dall’Italia a Hollywood
Nata a Subiaco nel 1927, la sua carriera nel mondo dello spettacolo ha avuto inizio quando, appena 17enne, interpretò il ruolo di Corinna nella commedia Santarellina di Eduardo Scarpetta. Inizialmente comparsa e controfigura, ottenne poi piccoli ruoli di contorno nei popolari film operistici dell’immediato dopoguerra. Tra i suoi primi successi, si citano Campane a martello (1949) di Luigi Zampa, Achtung! Banditi! (1951) di Carlo Lizzani, Passaporto per l’oriente, diretto da registi vari, e soprattutto Fanfan la Tulipe (1952) di Christian-Jaque (Orso d’argento al Festival di Berlino), che la consacrò star in Francia. Nello stesso anno, in Italia, conquistò una vasta popolarità con Altri tempi di Alessandro Blasetti, nell’episodio Il processo di Frine con Vittorio De Sica che coniò per lei il neologismo maggiorata fisica. Nel 1953 interpretò, al fianco di Vittorio De Sica, il personaggio della Bersagliera, premiato con il Nastro d’argento e candidato al BAFTA, in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso d’argento al Festival di Berlino), entrando definitivamente nell’immaginario collettivo. Il film ebbe un sequel, altrettanto riuscito, Pane, amore e gelosia sempre di Comencini, ma nel 1955 la Lollo rifiutò di recitare in Pane, amore e… di Dino Risi, terzo capitolo della serie, e venne rimpiazzata da Sophia Loren, sua storica “rivale” secondo la stampa dell’epoca.

La sua stella brillò anche a Hollywood dove fu protagonista di produzioni internazionali come Il tesoro dell’Africa (1953) di John Huston, Il maestro di Don Giovanni (1954) di Milton Krims e La donna più bella del mondo (1955) di Robert Z. Leonard. Tra i tanti successi merita di essere ricordata nel 1972 la sua Fata Turchina nel fortunato Le avventure di Pinocchio di Comencini.
L’interesse per la fotografia e la scultura e l’allontanamento dal cinema
Pur al culmine della popolarità, dall’anno successivo iniziò a diradare le apparizioni sugli schermi per dedicarsi alla fotografia (ha fotografato, tra gli altri, Paul Newman, Salvador Dalí, Henry Kissinger, David Cassidy, Audrey Hepburn ed Ella Fitzgerald) e scultura, con esposizioni in tutto il mondo – particolarmente in Cina, Francia, Spagna, Qatar, Stati Uniti d’America e Russia. Nel 1984 apparve nel celebre serial statunitense Falcon Crest in cui, a quasi 60 anni, ballò la tarantella guadagnandosi una candidatura al Golden Globe per la miglior attrice non protagonista in una serie. Dopo aver interpretato la madre nel remake televisivo de La romana diretto da Giuseppe Patroni Griffi, si limitò ad apparire solo saltuariamente in televisione e al cinema.

L’ultimo impegno in politica
Gina Lollobrigida è stata affascinata anche dalla politica. Alle Europee del 1999 si candidò in una lista di centro-sinistra, I Democratici, ottenendo in tutto oltre 10 mila preferenze, senza risultare eletta. Nell’agosto 2022 venne diffusa la notizia che in vista delle imminenti elezioni politiche l’attrice sarebbe stata candidata a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista Italia Sovrana e Popolare, raggruppamento che riuniva varie formazioni politiche, compreso il movimento Azione Civile guidato dal suo avvocato personale Antonio Ingroia. Non venne eletta a causa del mancato raggiungimento della soglia di sbarramento da parte della lista.