La primavera, con la sua esplosione di colori e profumi, è il momento ideale per una passeggiata fra giardini storici, parchi, orti botanici. Se sognate di trascorrere qualche ora immersi tra fiori e profumi, Tag43 vi propone cinque mete dal Piemonte alla Sicilia passando per una insospettabile Milano.
Oasi Zegna, il respiro della foresta
Nata grazie all’intuito visionario dell’imprenditore Ermenegildo Zegna che negli Anni 30, attorno al suo lanificio di Trivero, nel Biellese, intraprese un ambizioso piano di tutela e valorizzazione ambientale, è nata l’Oasi che porta il suo nome. Un’area montana protetta di 100 chilometri quadrati aperta a tutti, con la sua Conca dei Rododendri, la Valsessera con la stazione turistica di Bielmonte, fino alla Valle Cervo, con i suoi paesaggi modellati dai ghiacciai e i suoi borghi ancora intatti. Lungo l’elenco di luoghi da visitare: il Bosco del Sorriso con i suoi larici, faggi, betulle e abeti o Bielmonte, stazione da cui si può accedere all’Alta Valsessera e punto di partenza di una fitta rete di itinerari che conducono alle baite di montagna. Per il ritorno potete optare per il Rolba Run, il bob su rotelle che scende in sicurezza su una pista di 640 metri (www.oasizegna.com).

L’incanto di villa Carlotta
Affacciata sul lago di Como, dalle rive di Tremezzina, Villa Carlotta vanta una prestigiosa collezione d’arte e un parco inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani. Celebre per le azalee e i rododendri, questa oasi offre angoli diversi. La zona all’Italiana, perfettamente simmetrica con siepi, terrazze, balaustre, scalinate, ospita il tunnel degli agrumi, noto come Selva cedrina, le rose e le camelie. La parte romantica con platani monumentali e scorci scenografici è pensata per regalare un tocco teatrale con ortensie, rose inglesi, senza dimenticare le piante tropicali, le latifoglie monumentali e, ancora, aromi e felci. Nel comparto agricolo, che ricorda l’organizzazione dei lavori in villa a inizio Ottocento, si estende un orto con pomodori, patate, spinaci, fiori commestibili (www.villacarlotta.it).

Un giardino segreto nel cuore di Milano
A Brera, quartiere milanese degli artisti tra gallerie e ristorantini dall’aria vagamente bohémienne, si nasconde l’Orto botanico. Inaugurato nel 1774 all’interno della Pinacoteca, è diventato nel tempo una sorta di museo a cielo aperto – e gratuito – che ospita numerose specie sebbene in uno spazio ridotto. Se l’idea di scovare angoli nascosti nella metropoli vi affascina, allora merita una visita anche l’orto botanico di Città Studi (ortibotanici.unimi.it).

Romanticismo sul Mincio
A una manciata di chilometri dal lago di Garda, il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio, nel Veronese, racconta le passioni del fondatore, l’industriale farmaceutico Carlo Sigurtà. Nei 600 mila metri quadri colorati si trovano ninfee, fiori di loto, aster. Ma la struttura è conosciuta in tutto il mondo per il Viale delle rose, un chilometro di rara bellezza con il castello turrito sullo sfondo. Valgono la visita anche la Passeggiata panoramica, che consente di abbracciare con lo sguardo la valle del Mincio, e il labirinto del 2011, che si snoda attorno a una torre ispirata al Bois de Boulogne parigino. E in una straordinaria ricchezza di specie, sfumature, colori, non mancano altri scorci spettacolari, come le distese infinite e i prati che si alternano a macchie di crochi, narcisi e mandorli appena sbocciati (www.sigurta.it).

Tropici a Palermo
A ridosso del quartiere della Kalsa, mix di memorie bizantine e rinascimentali, l’Orto botanico di Palermo è un’istituzione con due secoli di storia, che ancora oggi si impegna in attività di ricerca a livello universitario. Il giardino, fra i più vasti dell’Italia, ospita specie caratteristiche della Sicilia e dei Paesi mediterranei, ma vanta anche numerosi esemplari provenienti dalle aree tropicali. Gli angoli più affascinanti? Il Viale delle palme, l’acquarium di gusto orientale con le ninfee e i fiori di loto, le tante varietà di ficus, il vivaio dei cactus (www.ortobotanico.unipa.it).
