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Non lapidi ma alberi

Si chiama Jumokusō ed è una pratica giapponese accettata da buddismo e scintoismo. Una soluzione green e minimal che tra l’altro riduce i costi.

14 Giugno 2021 13:08 Redazione
cimiteri foresta in Giappone

Onorare i defunti rispettando l’ambiente. È quello che succede in Giappone con lo Jumokusō, l’inumazione nei cosiddetti ‘cimiteri-foresta’. Le famiglie possono scegliere di cremare il corpo del defunto, spargerne le ceneri in un punto preciso e, successivamente, piantare un albero quasi come se fosse una lapide. In termini di riti e preghiere, non cambia nulla: chiunque può fare visita alla tomba e dedicare alla memoria del caro estinto cerimonie d’ogni tipo. «Alcuni hanno optato per questa sepoltura proprio perché preserva la sacralità del momento», ha spiegato a Design Taxi Natasha Mikles, esperta di pratiche funerarie nella religione buddista. «Altri metodi come la semplice dispersione delle ceneri non lasciano alle famiglie alcun luogo materiale dove mantenere viva la memoria di chi non c’è più».

Costi di sepoltura ridotti al minimo

Sdoganata per la prima volta nel 1999 dal tempio di Shōunji, la pratica affonda le sue radici nel buddismo e, in particolare, nella sua attenzione alla cura del Pianeta. Un aspetto condiviso anche dallo shintoismo, che considera la tutela dell’ambiente la forma più alta di rispetto per le divinità che vivono immerse nella natura. Due approcci in linea con la sostenibilità e la riduzione dell’impatto sul Pianeta. Ma non è tutto. L’aspetto green è solo il primo dei tanti vantaggi di questa pratica. Che, eliminando alla radice la necessità di ampliare i cimiteri esistenti o costruirne di nuovi, ridurrebbe al minimo anche i costi di sepoltura. Ovviamente, non sono mancati i detrattori. Per alcune comunità religiose, infatti, l’idea di non avere uno spazio fisico per visitare gli affetti, rivolgere loro parole di conforto o concedersi attimi di meditazione in solitudine, sarebbe una perdita non indifferente. Sulla stessa linea anche alcuni templi buddisti che, in mancanza di cimiteri veri e propri, non potrebbero più celebrare le funzioni religiose richieste dalle famiglie in cambio delle annuali donazioni. Rischiando, così, di allentare (o perdere del tutto) il legame con i fedeli.

I cimiteri foresta conquistano piano piano anche gli Usa

Per quanto rimanga un elemento fortemente locale, la tradizione dei ‘cimiteri-foresta’ sta attecchendo anche in Occidente. Soprattutto negli Stati Uniti, dove l’aumento delle spese funerarie e il fascino di una spiritualità alternativa stanno spostando l’interesse verso pratiche più minimal, meno dispendiose e che riflettano valori e ideali come la salvaguardia dell’ambiente.

 

 

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