Giappone, campagna per promuovere il consumo di alcol fra i giovani

Fabrizio Grasso
18/08/2022

Incredibile in Giappone: il governo ha lanciato una campagna per far aumentare il consumo di liquori fra i giovani e rilanciare l’economia. Con la pandemia, le nuove abitudini e l'invecchiamento della popolazione, in pochi ormai tracannano sakè. Ma l'iniziativa è controversa.

Giappone, campagna per promuovere il consumo di alcol fra i giovani

Consumare tanto alcol per rilanciare l’economia. È l’incredibile nuova iniziativa del governo giapponese che ha promosso una campagna per incentivare l’assunzione di liquori fra i più giovani. Con il blocco per la pandemia e le nuove abitudini, la popolazione ha smesso di bere quotidianamente sakè (il tipico vino di riso), whisky e distillati vari. L’effetto ha avuto ripercussioni sull’economia del Sol Levante, che ha visto così assottigliarsi gli introiti dovuti alle tasse del settore. Il contest richiede a tutti i cittadini di inviare, entro il 9 settembre, le loro personali proposte per ravvivare il mercato dell’alcol in Giappone. È possibile partecipare anche dall’estero, a patto però di conoscere la lingua locale.

LEGGI ANCHE: Giappone, a Osaka il primo casino del Sol Levante fra critiche e proteste

I dati del consumo di alcol in Giappone e le ripercussioni economiche

La campagna “Sake Viva” si rivolge ai giovani fra 20 e 39 anni. A loro si chiedono idee per rilanciare il mercato dell’alcol in Giappone, che sta vivendo un periodo di profonda crisi. Come riporta l’Agenzia delle Entrate locale, se ne bevono 75 litri all’anno a fronte dei 100 di metà Anni 80. Forti le ripercussioni sull’economia nazionale, che ha visto sensibili cali nelle entrate fiscali. Il Japan Times sostiene che oggi il mercato copra appena l’1,7 per cento del totale rispetto al circa 5 per cento del 1980. Le ragioni del cambiamento sono molteplici. Innanzitutto l’invecchiamento demografico della popolazione, un terzo della quale ha oggi più di 65 anni. Inoltre la diffusione del Covid-19 e il seguente lockdown hanno mutato le abitudini della gente, soprattutto i più giovani, che bevono sempre meno. Ecco perché il governo, a corto di idee, ha deciso di chiedere aiuto ai diretti interessati.

Una campagna per promuovere il consumo di alcol fra i giovani e rilanciare l'economia. L'idea del Giappone che coinvolge metaverso e IA.
La dipendente di un tipico bar del Giappone con in mano una bottiglia di sakè (Getty)

I media giapponesi, come sottolinea anche la Bbc, hanno riportato un’accoglienza mista fra la popolazione. Alcuni hanno infatti criticato le autorità per la promozione di un’abitudine malsana e che potrebbe avere a lungo termine sviluppi indesiderati sulla salute. Non mancano però le adesioni, con alcune idee interessanti e altre a dir poco bizzarre. In molti hanno chiesto di far leva su intelligenza artificiale e metaverso, nuove frontiere hi-tech dal grande impatto mediatico. C’è persino chi ha pensato di assumere ballerine e chiedere loro di esibirsi come hostess nel club di realtà virtuale.

Il contest permette anche partecipazioni dall’estero

Se vi state chiedendo se si può partecipare dall’Italia, la risposta è sì. Il contest ammette anche adesioni al di fuori del Giappone, a patto però di conoscere la lingua nipponica. Come si può leggere sul sito ufficiale sakebiba.jp, non vi sono limiti geografici ma tutta la documentazione deve essere scritta nell’idioma locale. Inoltre, qualora si venisse estratti per la finale, bisognerà preparare un discorso di partecipazione e rispondere a diverse domande. Per chi soddisfacesse i requisiti, c’è tempo fino al 9 settembre per inoltrare il proprio business plan sul sito. Il 27 settembre verranno annunciati i finalisti che avranno un ulteriore chance per apportare modifiche e migliorie prima dell’evento finale del 10 novembre a Tokyo.

Una campagna per promuovere il consumo di alcol fra i giovani e rilanciare l'economia. L'idea del Giappone che coinvolge metaverso e IA.
La campagna del Giappone consente di partecipare anche dall’estero (Twitter)