Dopo l’apertura del fascicolo per i presunti abusi edilizi nel marzo scorso, la villa di Gianluca Vacchi, attualmente in costruzione in Costa Smeralda, a Porto Cervo, è stato ufficialmente sequestrata. L’imprenditore e influencer bolognese stava facendo costruire una enorme casa con oltre 15 stanze, una discoteca, due lodge con suite e un campo da padel in un terreno di 1.200 metri quadri, di cui oltre mille utilizzabili per sole terrazze. L’obiettivo era averla pronta per l’estate, ma nella giornata di ieri i lavori sono stati bloccati dagli uomini del Corpo forestale della Sezione di polizia giudiziaria della Procura di Tempio Pausania e della Stazione di Olbia.

Il Corpo Forestale: «La villa ricade in area sottoposta a tutela ambientale».
A spiegare cosa succede è il Corpo Forestale: «La villa ricade in area F3 dello strumento urbanistico comunale ed è sottoposta alla massima tutela ambientale per la presenza del vincolo paesaggistico ambientale, del vigente Piano di assetto idrogeologico per il quale ricade in area Hg3 oltre ad essere vincolata sotto il profilo idrogeologico. L’operazione si inserisce nell’attività di contrasto alle violazioni in materia edilizia ed ambientale e di tutela del territorio e del paesaggio promossa e condotta dalla Procura». Ora toccherà alla Procura fare chiarezza e stabilire se l’impresa di Arzachena che attualmente ha l’incarico di completare i lavori potrà proseguire. Contestati 450 metri cubi in più rispetto al progetto approvato.
Gli avvocati di Vacchi: «Questioni prive di rilevanza penale»
«Abbiamo preso atto del sequestro», dichiarano invece Gino Bottiglioni e Gian Comita Ragnedda, avvocati di Gianluca Vacchi, che hanno commentato la vicenda e respinto ogni accusa: «Abbiamo preso atto del sequestro. Leggeremo le carte e faremo quanto necessario per dimostrare che si tratta di questioni di tipo formale, del tutto prive di rilevanza penale e che gli interventi eseguiti non hanno mai danneggiato o messo in pericolo l’ambiente o la tutela del territorio».
