Come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, l’imprenditore e influencer Gianluca Vacchi è stato iscritto nel registro degli indagati per presunti abusi edilizi nella villa in costruzione a Pantogia, a Porto Cervo. Il fascicolo è stato aperto dalla Procura di Tempio Pausania. La nuova residenza di lusso di Vacchi ha un valore di circa 15 milioni di euro: si indaga per verificare se la villa rispetti le cubature previste e autorizzate.

L’ordinanza comunale di demolizione
Il progetto, che prevede la realizzazione di 15 stanze, una discoteca, un campo da padel e 1.200 metri quadrati di terrazze, è da tempo sotto osservazione da parte dell’Ufficio tecnico del Comune di Arzachena: solo pochi giorni è stata emessa un’ordinanza comunale di demolizione e ripristino di alcune aree della villa, circa 400 metri cubi, ritenute in eccesso rispetto al progetto ordinario e formalmente approvato. Parte dei lavori sarebbe stata eseguita in modo abusivo.
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La diatriba legale con i due storici ex soci
Nelle ore precedenti all’ordinanza del comune di Arzachena, l’imprenditore era tornato a far parlare di sé per la diatriba legale con due suoi ex storici dipendenti, Pietro Onida e Stefania Schirru, che secondo lui gli avrebbero sottratto circa mezzo milione di euro.

I preservativi distribuiti dalla mascotte di Kebhouze
Nuovi grattacapi insomma per Vacchi, che nei giorni scorsi ha poi attirato molte critiche per un’iniziativa della sua catena di fast food Kebhouze: una mascotte, infatti, si è presentata ai cancelli di una scuola media di Roma, con una borsetta e alcuni gadget al suo interno: filtri, cartine e fiammiferi ma anche preservativi accompagnati da frasi sessiste come «patatina gratis». Un’iniziativa, rivolta ai giovanissimi, che non è piaciuta affatto ai loro genitori.