Ha accarezzato a lungo il sogno dell’argento. Poi, all’ultimo giro, si è dovuto accontentare del bronzo, salutato comunque con grande soddisfazione. Per l’ufficialità, poi ha dovuto attendere gli ultimi due atleti in gara. La nona medaglia della spedizione azzurra di Pechino 2022, seguita a stretto giro dalla decima di Dorothea Wierer, porta la firma di Davide Ghiotto, che nella gara dei 10000 mila metri uomini di pattinaggio finisce dietro l’inarrivabile svedese Nils van der Poel, capace di chiudere con il tempo monstre di 12’30”74 e centrare il record del mondo. Per quest’ultimo è doppietta dopo l’alloro nei 5 mila. Ben più alla portata era sembrato, invece, l’olandese Patrick Roest (12.44.59). Ghiotto gli era stato davanti per lunghi tratti di gara salvo poi alzare bandiera bianca all’ultimo giro. Alla fine tra i due la differenza è stata di un secondo e 39 in favore dell’atleta dei Paesi Bassi. Poco male perché il 12:45.98 di Ghiotto gli vale comunque il record italiano sulla distanza.
MERAVIGLIOSO GHIOTTOOOOO! 💙
Sul ghiaccio del National Speed Skating Oval Davide #Ghiotto è BRONZOOOOOOO 🥉 nei 10.000 metri di #Beijing2022! ⛸️🇮🇹#ItaliaTeam #SpeedSkating @fisg_it pic.twitter.com/AHLymrgQwP
— CONI (@Coninews) February 11, 2022
Chi è Davide Ghiotto, bronzo nei 10 mila metri sul pattinaggio di velocità
L’atleta salito alla ribalta delle cronache nei giorni scorsi per i particolari pattini su cui ha stampato un cruciverba, è nato ad Altavilla Vicentina nel 1993 ed è in forza alla società Cosmo Noale Ice. Laureato in filosofia all’università di Trento aveva cominciato la sua carriera all’età di nove anni sui pattini a rotelle, salvo poi virare sul ghiaccio. Spinto dal motto Vivo la mia vita un quarto di ignoranza alla volta, aveva già difeso i colori azzurri all’Olimpiade di Pyeongchang 2018, dove aveva chiuso diciannovesimo sui 5 mila metri e dodicesimo sui 10 mila. Ottavo era giunto invece a Pechino sulla distanza dei 5 mila metri. Nel 2017 aveva, inoltre conquistato due medaglie d’oro alle Universiadi.
