Dopo giorni di tira e molla, Berlino ha ceduto: manderà i suoi carri armati Leopard 2 all’Ucraina, dando inoltre via libera agli alleati perché anche loro consegnino i carri armati di produzione tedesca. «Questa decisione è in linea con la nostra ben nota linea di sostenere l’Ucraina al meglio delle nostre capacità. Stiamo agendo in stretto coordinamento internazionale», ha detto il cancelliere Olaf Scholz. La Germania invierà 14 tank Leopard 2 dalle riserve Bundeswehr: si tratta dei carri armati a lungo invocati da Kyiv per cambiare le sorti del conflitto iniziato undici mesi fa.

Rischio escalation: i tentennamenti di Berlino
La Germania ha a lungo temporeggiato, temendo che l’invio dei Leopard potesse provocare un’escalation del conflitto. Alla domanda sul perché questa decisione non possa più essere considerata una provocazione, Scholz ha risposto: «Non ho mai usato la parola provocazione, la provocazione è la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina». Come ha spiegato il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, potrebbero servire circa tre mesi perché i carri armati siano operativi nei teatri di guerra in Ucraina, in quanto sarà anche necessario addestrare le forze ucraine all’uso dei mezzi.

Per lo Spiegel arriveranno in Ucraina 80 tank
Secondo lo Spiegel saranno in tutto 80 i carri armati Leopard 2 che gli alleati europei invieranno in Ucraina. Secondo il settimanale tedesco, dovrebbero essere divisi in due battaglioni di 40 veicoli. Da una parte quelli consegnati da Germania, Finlandia, Spagna e Paesi Bassi (Leopard 2 A6), dall’altra quelli inviati da Polonia e Norvegia (Leopard 2A4). Non ancora tutti questi Paesi europei hanno annunciato ufficialmente l’invio. Secondo quanto anticipato da El Pais, l’esercito spagnolo sta ultimando gli ultimi dettagli in vista dell’invio dei carri armati di produzione tedesca: potrebbe consegnarne all’Ucraina una ventina. La Svezia per ora non ha invece in programma una consegna di Leopard 2 all’Ucraina, anche se Stoccolma non lo esclude per il futuro
Leopard 2 all’Ucraina, la reazione della Russia
Se la decisione ha comprensibilmente ricevuto il plauso da parte dei vertici ucraini, è stata invece fortemente criticata dalla Russia. I carri armati stranieri consegnati all’Ucraina «andranno in fiamme come il resto», ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Al momento non ci sono prospettive per una soluzione diplomatica del conflitto», ha aggiunto. La mossa della Germania è stata definita «estremamente pericolosa» dall’ambasciatore russo a Berlino Sergei Nechayev, in quanto «sposta il conflitto su un altro livello». Critiche anche da parte dell’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov: Washington da parte sua sta infatti inviando carri armati M1 Abrams che, ha detto, le forze di Mosca sono pronte a distruggere.