La Germania ha smantellato Hydra, la più grande piattaforma al mondo di darknet

Redazione
05/04/2022

Le autorità tedesche hanno chiuso la più grande piattaforma darknet del mondo con ricavi da 1,23 miliardi di euro. Sulla piazza virtuale creata nel 2015 si potevano acquistare droga, documenti falsi e servizi di pirateria. Dopo l'invasione dell'Ucraina, i gestori avevano deciso di boicottare utenti russi e bielorussi.

La Germania ha smantellato Hydra, la più grande piattaforma al mondo di darknet

Le autorità tedesche hanno chiuso Hydra, la più grande piattaforma darknet del mondo attiva esclusivamente in lingua russa dal 2015. La polizia ha  preso il controllo dei server con sede in Germania e ha confiscato 543 bitcoin per un valore totale di circa 23 milioni di euro. Questo servizio, che conta circa 17 milioni di clienti e 19 mila account fornitori, era utilizzato per attività criminali tra cui la compravendita di stupefacenti e dei composti per sintetizzarli, la vendita di documenti falsi, la circolazione di denaro contraffatto e la fornitura di servizi per le violazioni informatiche come il furto dei dati delle carte di credito. L’identità dei soggetti coinvolti era protetta dalla rete di crittografia Tor. Spesso, gli ordini di droga (zakladka in russo) venivano consegnati in luoghi pubblici, nascosti in cassonetti.

Nel 2020 Hydra ha segnato ricavi per 1,23 miliardi di euro

I ricavi di Hydra nel 2016 erano stati di 8,5 milioni di euro diventati, nel 2020, 1,23 miliardi come dichiarato dal Bundeskriminalamt (Bka), l’ufficio federale della polizia criminale tedesca. Hydra è cresciuta di circa il 624 per cento anno su anno, e questo l’ha resa potenzialmente uno dei mercati criminali maggiori al mondo. Secondo alcuni esperti, il blitz della polizia tedesca potrebbe non aver decapitato la piattaforma. Non si sa infatti se Hydra abbia server in altri Paesi anche se gli inquirenti ritengono che quello tedesco fosse l’hub principale. Ripristinare l’attività però non sarà però facile. «Il software potrebbe essere caricato su un’altra fonte Internet, con maggiori misure di sicurezza», ha spiegato al Moscow Times Igor Bederov, fondatore della società russa di sicurezza informatica Internet-Rozysk. Secondo Bederov alcuni amministratori e sviluppatori di Hydra al momento si trovano in Russia, quindi fuori dalla portata della polizia tedesca.

Hydra e l’ostruzionismo ai clienti russi e bielorussi dopo l’invasione dell’Ucraina

Le indagini che hanno portato alla chiusura di Hydra sono iniziate nell’agosto 2021 e hanno coinvolto anche gli Usa. Le autorità russe hanno indagato sulla piattaforma fin dalla sua fondazione ma senza ottenere risultati. «Negli ultimi otto anni, non è stato fatto nulla per fermare Hydra», ha aggiunto Bederov. Eppure «sappiamo chi ha sponsorizzato la creazione di Hydra, conosciamo i programmatori, conosciamo gli eventi offline che si sono svolti alcuni anni fa per portare i tossicodipendenti su questa nuova piattaforma». Nonostante sia sempre rimasta fuori dalla politica, Hydra dopo l’invasione russa dell’Ucraina ha reso più difficile il commercio per gli utenti russi e bielorussi. «La piattaforma ha annunciato nuove regole commerciali circa una settimana fa», ha spiegato Bederov. «Chiunque ora gratuitamente può avviare un negozio su Hydra, ad eccezione degli utenti in Russia e Bielorussia».