Un grave errore di valutazione ha messo nei guai la chiesa evangelica che gestisce il cimitero di Stahnsdorf, appena fuori Berlino. La direzione, infatti, avrebbe permesso la sepoltura delle ceneri di Henry Hafenmayer, militante neonazista, nel luogo dove sorge la lapide di un musicologo di origini ebraiche.
Cosa è successo durante la cerimonia funebre di Henry Hafenmayer
Venerdì 8 ottobre, nel corso di una cerimonia funebre alla quale hanno partecipato note figure dell’estrema destra tedesca, tra cui Horst Mahler, fondatore del gruppo terroristico Baader-Meinhof che dalla fine degli Anni 90 si è avvicinato al neonazismo, l’urna cineraria di Hafenmayer è stata riposta di fronte alla lapide di Max Friedländer, cantante e studioso di musica prussiano, morto d’infarto nel 1934. Durante la sepoltura, la lapide è stata coperta da un panno nero e da un cartello con su scritto uno stralcio del Vangelo di Giovanni: «Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi». Per alcuni, la frase sarebbe un riferimento alla propaganda negazionista portata avanti dall’estrema destra tedesca: prima di morire, infatti, Hafenmayer era stato insignito dello status di martire dopo essere stato condannato al carcere per aver scritto una serie di lettere di chiara matrice antisemita alle istituzioni in cui sosteneva che l’Olocausto non fosse altro che un’invenzione.
Tra insistenti richieste e gravi distrazioni
Interpellati per chiarire la questione, i sovrintendenti del cimitero hanno spiegato che le ceneri di Friedländer erano state spostate in un altro luogo, come previsto dal regolamento applicato su tombe il cui canone di locazione non viene rinnovato dopo un periodo compreso tra i 10 e i 20 anni. Il sito era stato richiesto per nuove sepolture ma la lapide era rimasta al suo posto perché inserita, a tutti gli effetti, nella lista nazionale dei monumenti da tutelare. Dopo aver rimandato al mittente la richiesta di un loculo in posizione centrale da parte del legale del neonazista col timore di trasformare Stahnsdorf in una meta per fanatici dell’ultradestra, i responsabili hanno ceduto a un secondo reclamo che prevedeva di seppellire Hafenmayer proprio in quel luogo. A spingerli ad accettare, il principio che prevede che «chiunque dovrebbe avere un posto dove riposare in eterno, senza nessuna distinzione» e il fatto che il musicologo fosse stato erroneamente registrato nell’elenco dei defunti come protestante.
L’intervento della chiesa e la denuncia di Samuel Salzborn
Dal canto suo la chiesa ha ammesso l’errore e ha comunicato che l’urna di Hafenmayer verrà presto spostata altrove. «L’inumazione di un negazionista in quella che è stata la tomba di Max Friedländer è un errore imperdonabile», ha ammesso il vescovo Christian Stäblein in un’intervista al Guardian. «Ci siamo attivati immediatamente per fare ammenda e trovare una soluzione al problema». Parallelamente, Samuel Salzborn, commissario nazionale contro l’antisemitismo, ha presentato una denuncia al Dipartimento federale di giustizia: «È palese che gli estremisti abbiano volutamente scelto il sepolcro di un ebreo per turbarne la pace eterna con la tumulazione di una persona che negava a gran voce l’esistenza dell’Olocausto».