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Germania, la controversa ministra Baerbock e le frizioni con Scholz

Qualcosa non va tra il cancelliere Scholz e la ministra degli Esteri Annalena Baerbock: la Verde ha fatto un passo falso diplomatico parlando di «noi in guerra contro la Russia», mentre la stampa le rinfaccia 136 mila euro di soldi pubblici spesi in make up e acconciature. Così la sua figura agita il governo tedesco.

2 Febbraio 2023 18:08 Stefano Grazioli
Germania, la controversa ministra Baerbock e le frizioni con Scholz

Non ci voleva certo la Bild Zeitung, quotidiano popolare scandalistico abituato a spararle grosse, per evidenziare che qualcosa tra il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz e la ministra degli Esteri, la Verde Annalena Baerbock, qualcosa non vada: il giornale ha raccontato di quanto Scholz sia irritato da Baerbock, che negli ultimi tempi non le ha certo mandate a dire al Kanzleramt, recapitando critiche da tutto campo, dal recente viaggio in Cina del cancelliere, giudicato poco opportuno e altrettanto poco critico nei confronti della leadership di Pechino, alle sfaccettature sulla questione Ucraina, forniture di armi in primis. Ultima in ordine di tempo l’esternazione al Consiglio europeo di Strasburgo, quando la ministra ha detto ai partner europei che «non stiamo combattendo una guerra tra di noi, ma contro la Russia».

Evocare la guerra diretta ha ricordato il confronto Hitler-Stalin

Ufficialmente è Kyiv che è in conflitto con Mosca, mentre gli altri Paesi occidentali, Europa e Stati Uniti, supportano l’Ucraina sotto l’ombrello della Nato e non sono coinvolti direttamente: l’evocazione in sede europea dell’ultimo confronto diretto tra Germania e Russia, quello tra Adolf Hitler e Iosif Stalin, non è sicuramente un buon esercizio di diplomazia, da qualsiasi angolazione lo si veda. Annalena Baerbock si è messa però da un anno l’elmetto e fa poco caso alle questioni formali, facendo saltare i nervi a Scholz dietro le quinte più di una volta.

Germania, la controversa ministra Baerbock e le frizioni con Scholz
Olaf Scholz e la ministra degli Esteri Annalena Baerbock. (Getty)

La bella presenza aveva rialzato i sondaggi, ora le si ritorce contro

Se a Mosca viene ormai chiamata Frau Von Ribbentrop, ministro del Reich ai tempi della Seconda guerra mondiale, a Berlino la titolare dell’Auswärtiges Amt ha sì supporter nelle ali più belliciste di Verdi e liberali, i due partiti dell’Ampelkoalition (la coalizione semaforo) insieme ai socialdemocratici, ma suscita malumori tra i moderati e i pragmatici guidati da Scholz. Non solo, visto che i media tedeschi hanno iniziato a martellare la ministra degli Esteri che dopo essere stata trattata coi guanti di velluto e aver accresciuto i consensi nei sondaggi grazie anche alla sua bella presenza, ora sta incespicando proprio sui suoi stessi passi.

Germania, la controversa ministra Baerbock e le frizioni con Scholz
Annalena Baerbock. (Getty)

Baerbock ha addirittura uno stilista pagato 7.500 euro al mese 

C’è chi ha fatto notare infatti che il problema più piccolo di Annalena Baerbock è oggi di 136.552,50 euro, quanto cioè Frau Ministerin ha speso ufficialmente l’anno scorso in cipria, trucco e acconciature a spese dello Stato, con tanto di stilista pagato 7.500 euro al mese. Gli uffici del ministero hanno spiegato che lavoro e viaggi in mezzo mondo giustificano tali cifre, ma si tratta di numeri che di questi tempi non fanno una buona impressione nell’opinione pubblica. E così anche la Bild Zeitung, che vedeva in Baerbock una ministra di classe e sofisticata, ha infierito scrivendo di soldi pubblici sperperati e mettendo in piazza gli screzi con Scholz per ragioni più profonde.

Germania, la controversa ministra Baerbock e le frizioni con Scholz
La ministra Baerbock in viaggio in India. (Getty)

Il governo tedesco già diviso su temi come fisco e sanità

La realtà è che il governo tedesco naviga a vista, sia per la sua eterogeneità al suo interno, con tre partiti spesso e volentieri divisi su temi e riforme fondamentali come fisco e sanità, sia per le visioni differenti sulla scacchiera internazionale e soprattutto sul conflitto ucraino. Berlino è ancorata sì nella Nato e nell’Unione europea, ma si è conservata sempre un certo spazio di manovra nel quale il cancelliere ha comunque la parola definitiva.

Germania, la controversa ministra Baerbock e le frizioni con Scholz
La ministra tedesca Annalena Baerbock. (Getty)

Le opposizioni chiedono le dimissioni, al ministra resiste

Ecco quindi al Kanzleramt Scholz con una strategia cauta, attenta alla conseguenze di ogni decisione, sempre ragionata e comunque condivisa con Washington per ciò che riguarda gli aspetti militari, ma opposta a quella impulsiva dell’Aswärtiges Amt, dove negli ultimi tempi i passi falsi della ministra hanno sollevato qualche scetticismo, soprattutto tra i diplomatici di lungo corso. La coalizione semaforo a Berlino non crollerà certo per questo: il cambio al vertice del ministero della Difesa all’inizio dell’anno ha riportato un minimo di tranquillità tra gli alleati che ora però sta di nuovo svanendo, le spese per la cipria di Frau Baerbock hanno mandato su tutte le furie anche l’opposizione che ne ha chiesto le dimissioni, ma la ministra rimarrà al suo posto. Almeno per ora.

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