Tra influencer che pubblicizzano prodotti senza testarli, con feed pieni di borse, scarpe e costumi, sullo sfondo di piscine e weekend da sogno, è comparsa una nuova generazione di content creator: i genuinfluencer. Il termine, coniato da Wgsn – società di trend forecasting americana specializzata nella previsione di tendenze – si riferisce a figure che scelgono di adoperare i social, in genere Instagram, per condividere suggerimenti e consigli spassionati, più o meno oggettivi, perché non vincolati da accordi commerciali. E in materia, intavolano con i fan dibattiti e discussioni. Diventati punto di riferimento di parecchi marchi nell’ultimo anno e mezzo, più che per il numero di seguaci, per le proposte di qualità che hanno messo in campo, la ribalta dei genuinfluencer è sicuramente da ascriversi alla pandemia e alla riorganizzazione del web che ne è conseguita.
La trasformazione dei social durante la pandemia
Lo scorso anno, infatti, i social sono stati protagonisti di una trasformazione non indifferente: da luoghi quasi totalmente focalizzati sull’estetica, sono diventati spazi in cui produrre informazione e occasioni di dibattito. Una rivoluzione che, appoggiata anche da piattaforme come Clubhouse, Discord e Substack, ha incoraggiato la creazione di contenuti a pagamento e l’emergere di profili che hanno effettivamente qualcosa da dire. Elemento che ha convinto griffe, governi e istituzioni a reclutarli in campagne di divulgazione e sensibilizzazione. Aziende come Valentino, Fenty, Lancôme, Chanel hanno ridotto di molto le collaborazioni con account grossi e seguiti per lavorare fianco a fianco dei genuinfluencer, selezionati tra nomi meno celebri. Con loro hanno iniziato a costruire idee e narrazioni di spessore che, spesso, vanno al di là delle collezioni isolate e abbracciano un progetto molto più ampio. «Limitarsi a valutare qualcuno dall’engagement non basta più. Quello che conta, oggi, è l’autenticità», ha spiegato a Vogue Business Jane Lim, co-fondatrice dell’agenzia Foundation PR. Il panorama è cambiato completamente: l’influenza di un nome si pesa da quanto stretta sia la relazione con la community che lo segue e dal tipo di argomenti che affronta. Un risultato che, secondo Hillary Williams Dunslap, vicepresidente della Digital Brand Architects, si può ottenere soltanto «condividendo interessi e passioni in modo sincero e non propagandando come un robot articoli poco affini ai propri gusti o distanti dalla propria visione».
Charli D’Amelio, genuinfluencer contro il Covid
Come nel caso della partnership tra Procter & Gamble e la tiktoker Charli D’Amelio, nata lo scorso marzo. La compagnia ha proposto alla 17enne americana di creare un balletto per invitare a rispettare le misure di sicurezza contro il Covid, dalla quarantena al distanziamento, passando per una frequente igiene delle mani. L’obiettivo era incoraggiare il suo pubblico a non prendere sottogamba la situazione, rispettando le regole e tutelando se stessi e gli altri. Sulla stessa linea anche Nordstrom che, a luglio 2021, ha collaborato con fashion influencer come Wendy Nguyen (1 milione di follower) e Aïssata Diallo (343mila follower) per rassicurare i clienti più preoccupati e mostrare quanto fosse sicuro fare spese in una boutique a norma, sanificata e con mascherine e gel alla mano. Nessuna pubblicità in senso lato ma un invito più discreto a ripopolare i negozi dopo la fine del lockdown, sfruttando l’influenza di blogger meno esposte ma con un seguito più o meno fidelizzato.
Giovani alla ricerca di prodotti in linea con i loro valori
Tra i diversi fattori che spingono le griffe a rivolgersi ai genuinfluencer spicca, soprattutto, il desiderio di attirare i consumatori giovani che, più dei genitori o dei fratelli maggiori, scelgono un prodotto a partire dai valori di cui la compagnia si fa portavoce. Una tendenza che ha, ovviamente, lasciato un segno nei toni e nei temi adoperati in Rete. «Negli ultimi tempi, nei discorsi di diversi influencer, si nota molta più onestà. Sono meno artefatti, più realistici», ha aggiunto Evy Lyons, vice presidente di Traackr, società specializzata nel monitoraggio del marketing sui social. «Forse per la pandemia, forse per una maggiore consapevolezza rispetto a tematiche come la giustizia sociale, la salute mentale, l’approccio a Internet. La gente cerca persone responsabili da seguire». Questo spiega perché, più dei like o delle visualizzazioni, determinate campagne pubblicitarie tengano in considerazione come parametri da cui partire metriche difficilmente monetizzabili ma utili a costruire progetti d’impatto e di qualità, che concilino business e sensibilizzazione.
La top 10 dei genuinfluencer secondo Vogue Business
Vogue Business ha stilato una top 10 delle genuinfluencer da tenere d’occhio. La medaglia d’oro spetta alla statunitense @aimeesong (5.8 milioni di follower), blogger e stilista con due libri e una linea di gioielli all’attivo. Oltre a contratti da testimonial con Giorgio Armani, Chloé e Dior e un posto nella lista degli Under 30 di successo compilata da Forbes nel 2016.
Al secondo e terzo posto, invece, seguono @chrisellelim e @agatheauproux, rispettivamente con 1.4 milioni e 813mila seguaci. La prima, designer d’origini coreane, ha esordito su YouTube e, da lì, ha costruito una carriera online sempre più solida, che l’ha portata a fondare la Chriselle Factory, un vero e proprio network di contenuti a tema moda, beauty e lifestyle.
La seconda, invece, è una giornalista che, sul suo profilo, è in grado di mescolare il sacro e il profano senza sminuire nessuno dei due registri. Al quarto e quinto posto, troviamo la russa @diamond_april (427mila follower) e la francese @rachelstyliste (304mila follower) che, oltre alla moda, si focalizza molto sull’interior design. Dal sesto al decimo, infine, spiccano @ariadneartiles (530mila follower), interessata ai temi della sostenibilità e promoter di uno stile di vita a impatto zero, @munroebergdorf (575mila follower), attivista inglese e prima modella transgender per L’Orèal, @frankiebridge (1.3 milioni di follower), cantautrice e conduttrice di un podcast di auto aiuto, @hannahbronfman (764mila follower), modella e imprenditrice di successo, e @mandycapristo (655mila follower), cantante tedesca e CEO del network d’informazione online The Felice Family.