Gentiloni risponde a Salvini: «la Ue non vuole massacrare nessuno di tasse»
Il leader del carroccio aveva lamentato l'atteggiamento della Commissione europea. A rispondere è stato il commissario per gli affari economici.
Paolo Gentiloni risponde a Matteo Salvini e sostiene il governo Draghi. Questa la posizione dell’Unione Europea, che attraverso le parole del suo Commissario europeo per gli affari economici e monetari bacchetta, in parte, l’Italia e replica alle frasi del leader della Lega arrivate durante lo scorso weekend. Tra debito e bassa crescita, il Paese ha ricevuto alcuni richiami dalla Commissione europea, ma Gentiloni nel replicare a Salvini ha ribadito che «la Ue non vuole massacrare nessuno di tasse».
Gentiloni risponde a Salvini
Gentiloni è stato chiaro: «La Ue non vuole massacrare di tasse nessuno». Una frase che il commissario europeo per gli affari economici rivolge a Matteo Salvini. Durante il weekend, infatti, il leader del Carroccio si era lamentato con l’Europa: «Se la Ue ci impone di aumentare la tassa sulla casa, si attacca. Se la richiesta della Ue è massacrare i lavoratori, le imprese e i risparmiatori italiani la risposta sarà no. Ci governeremo da soli». Rivolgendosi all’Italia ha spiegato che, ad esempio, la riforma del catasto va eseguita: «L’Italia deve aggiornare i valori catastali ai valori attuali di mercato. Penso che questo non rappresenti né una richiesta di aumento delle tasse, né di reintroduzione di tasse sulla prima casa ma rappresenti una necessità di cui penso il Governo italiano sia pienamente consapevole e infatti sta preparando misure in questa direzione».

Le raccomandazioni di Gentiloni
Tra i richiami all’Italia i principali riguardano l’instabilità. «L’Italia sta vivendo squilibri eccessivi», annota la commissione. «Le vulnerabilità riguardano l’elevato debito pubblico e la debole crescita della produttività, in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e alcune debolezze dei mercati finanziari, che hanno rilevanza transfrontaliera». Tra i temi toccati e su cui l’Ue sta vigilando, non soltanto la riforma del catasto ma anche il ddl Concorrenza e la questione legata alla concessione balneari. L’Italia su questo piano è stata già richiamata più volte nel corso degli anni. E centrale resta l’incertezza, soprattutto con in ballo i fondi del Pnrr.
