Severino, ma giusto

Giovanna Predoni
02/12/2021

Per Francesco Gaetano Caltagirone quello dell'ex guardasigilli è il nome migliore per la presidenza di Generali, che attualmente annovera il marito della nota penalista nel suo cda. Ora però bisogna vedere che ne pensa Leonardo Del Vecchio, l'altro protagonista della partita.

Severino, ma giusto

Idea. Perché non mettiamo Paola Severino alla presidenza delle Assicurazioni Generali? L’ingegner Francesco Gaetano Caltagirone, si sa, da mesi è molto attivo sul dossier che ha per oggetto la più grande compagnia italiana di assicurazioni, e non solo sul fronte degli acquisti di titoli, sport che condivide con il suo alleato Leonardo Del Vecchio.

Il costruttore romano sta lavorando alla lista per il cda delle Generali

No, il padrone del trittico Messaggero-Gazzettino-Mattino si arrovella sui nomi da mettere in lista per la prossima assemblea a Trieste, quando il gruppo che oltre a Caltagirone e Del Vecchio conta direttamente sulla Fondazione Crt e indirettamente sulla famiglia Benetton, dovrà vedersela con Mediobanca di Alberto Nagel. Diviso tra la sua magione del quartiere Pinciano, un villone appena sotto la residenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti, e l’ufficio di via Barberini, Calta riceve visite e fa telefonate sul tema. Ed è da questo lavorio che è venuta fuori l’idea, per la verità niente affatto originale, di candidare l’ex ministra della Giustizia. È noto, infatti, il legame stretto, anzi strettissimo, che unisce Caltagirone e la Severino.

caltagirone sta pensando alla ex ministra della Giustizia Severino per la presidenza di Generali
Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio.

Il nome della Severino deve avere il placet anche di Leonardo Del Vecchio

Oltre all’amicizia personale, solidissima, c’è il lavoro che lo studio Severino Penalisti Associati, una ventina di avvocati tra la sede di Roma di Piazza della Libertà e quella di Milano di Piazza Duse, svolge per le molte società che formano l’impero di Franchino Caltagirone. Rafforzato anche dal fatto che come vicepresidente della Luiss, la Severino ha aperto al gruppo Caltagirone le porte dell’università di proprietà della Confindustria. Ma, tornando a Generali, è proprio questo legame stretto e noto che paradossalmente potrebbe nuocere alla candidatura della professoressa Severino (il cui marito, per altro, Paolo Di Benedetto, è consigliere della compagnia) alla presidenza del Leone alato. Insomma, una candidatura così targata andrebbe bene al patron di Essilor e agli altri membri della cordata o non rischia, piuttosto, di incrinare un asse che non è stato facile creare e tenere in piedi in questo loro lungo e accidentato tragitto verso la conquista di Trieste?