La Wagner non è l’unica compagnia militare privata russa attiva in Ucraina. Sul campo di guerra si muovono altri gruppi mercenari collegati con buona probabilità a Gazprom. Come ricorda il servizio russo della Bbc della loro esistenza aveva parlato lo stesso Evgeny Prigozhin in un’intervista lo scorso aprile. «Chi ha i soldi pensa che ora sia fantastico collezionare PMC (Private Military Company, ndr)», aveva commentato il fondatore della Wagner. «Quindi iniziano a riprodursi: PMC Potok di Gazprom, PMC Bokarev (il riferimento è al miliardario sotto sanzioni Andrei Bokarev, fino al 2022 presidente di JSC Transmasholding, il più importante produttore russo di locomotive e attrezzature ferroviarie nonché comproprietario della società di estrazione di carbone Kuzbassrazrezugol) e PMC Redut». Prigozhin in quell’occasione dichiarò anche che i combattenti delle altre compagnie private erano stati inviati a coprire le spalle ai mercenari della Wagner nei pressi di Bakhmut ma avevano lasciato le posizioni a causa della scarsa formazione e la mancanza di una vera leadership. Non solo. Secondo lo chef di Putin, i fondatori di queste PMC hanno un filo diretto con il Cremlino e pagano stipendi altissimi ai loro combattenti.

Le compagnie militari private che farebbero capo a Gazprom: da Redut a Potok
Il collegamento tra alcune di queste compagnie e il colosso statale del gas non è stato confermato ufficialmente. Vero è che all’inizio del 2023 Gazprom Neft, una società satellite di Gazprom, aveva ottenuto il permesso dal primo ministro Mikhail Mishustin di creare una società di sicurezza privata. Il gruppo è stato fondato a Omsk, nella Siberia sud-occidentale, con il nome di Gazpromneft Okhrana, sotto la guida di ex alti funzionari del ministero degli Interni e dell’FSB. Gazpromneft Okhrana a sua volta potrebbe aver dato vita alla PMC Potok. Sui canali Telegram dei cosiddetti corrispondenti militari russi lo scorso aprile era stato pubblicato un videomessaggio di «combattenti del battaglione Potok» che dicevano essere stati creati da Gazprom e inviati sotto il comando del Redut PMC nell’area di Bakhmut per dare manforte ai mercenari della Wagner. Che Potok sia sotto l’ala del Redut è confermato anche dalle dichiarazioni di un prigioniero russo, tale Alexander Tkachenko, secondo cui Gazprom gestisce altre due PMC, Fakel e Plamya, entrambe controllate dal ministero della Difesa. Tkachenko, come ha ricostruito la Bbc russa, avrebbe lavorato in passato per Gazprom Dobycha Orenburg, probabilmente nel settore sicurezza.
Gazprom's PMC unit Potok [Stream] is reported to have conflicts with Wagner. Potok fighters complain to Putin, they were attached to OO Redut and sent to replace Wagner's positions, but were forced to retreat under the AFU pressure. For this, Wagner threatened them with shooting. pic.twitter.com/k4myKRf4U4
— Dmitri (@wartranslated) April 26, 2023
Impossibile stabilire le perdite delle società militari private
La PMC Redut, menzionata sia dai mercenari di Prigozhin sia da quelli di Potok, esiste da diversi anni e prima della guerra era impegnata nella sorveglianza delle strutture della Stroytransgaz, la società di costruzioni di ingegneria nel campo dell’industria petrolifera e del gas di Gennady Timchenko, in Siria. Redut era considerata una piccola compagnia rispetto alla Wagner, ma negli ultimi mesi ha lanciato importanti campagne di reclutamento per l’Ucraina. Non è noto quante perdite abbiano subito queste società private. L’unico caduto della Potok ufficialmente riconosciuto è stato Erast Yakovenko, originario della repubblica caucasica di Kabardino-Balkaria. E, coincidenza, Yakovenko aveva lavorato come guardia di sicurezza in una delle strutture di Gazprom. Dal canto loro né il ministero della Difesa né Gazprom hanno confermato l’esistenza di PMC attive in Ucraina anche se, secondo l’intelligence britannica, il Cremlino da tempo starebbe lavorando alla creazione di brigate mercenarie per sostituire la Wagner e mettere un freno alle ambizioni di Prigozhin.