Gazprom annuncia stop totale a Nord Stream: «Ci sono danni»

Annarita Faggioni
02/09/2022

Il blocco potrebbe durare più dei tre giorni previsti.

Gazprom annuncia stop totale a Nord Stream: «Ci sono danni»

«Guasti e danni individuati non consentono una operatività sicura ed esente da problemi del motore della turbina» così scrive su Telegram Gazprom. Il Nord Stream si ferma fino a data da destinarsi, a tempo indeterminato. Secondo l’azienda, ci sarebbero state delle perdite di petrolio mentre gli operai ci stavano lavorando. Di conseguenza, la condotta resta chiusa fino a nuovo ordine per riparazioni. L’impianto era fermo dal 31 agosto. Allora si era parlato di soli due giorni di stop, ma ora tutto sarebbe cambiato.

Gazprom, stop rifornimenti: cosa succede

Con la chiusura della condotta, per l’Europa non è più possibile ricevere il gas russo. Prima del 31 agosto, la condotta aveva lavorato solo al 20 percento della sua capacità. Infatti, in quel momento la Russia aveva deciso di ridurre i rifornimenti alla Germania. Gli operatori erano ottimisti su una riattivazione, tanto che la quotazioneera scesa fino a 200 euro a megawattora. Purtroppo, non è andata così, ma per Ursula Von Der Leyen non finisce qui. «Sono delle ferma convinzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa» replica.

Gazprom informa che sulla Nord Stream ci sono danni, quindi si rischia lo stop totale delle forniture di gas.
Gas

Per l’Italia la situazione si potrebbe complicare. «“Se la Russia chiudesse oggi il rubinetto del gas, con le scorte all’83%, all’inizio di gennaio saremmo costretti a razionare i consumi. Ma sarebbe meglio cominciare anche prima, per non dover tagliare pesantemente nei mesi più freddi. Quest’inverno non avremo ancora i due nuovi rigassificatori di Piombino e Ravenna, se va bene arriveranno a maggio. Abbiamo aumentato le importazioni extra-Russia, circa 17 miliardi di metri cubi in più, ma non bastano a sostituire quei 29 miliardi che compravamo da Mosca» spiega il presidente di Nomisma Davide Tabarelli.

Il G7

Nel frattempo, i ministri delle Finanze dei sette Paesi più potenti del mondo si sono riuniti per capire cosa fare e per inserire un tetto massimo al gas russo e al petrolio. «Sul tetto al prezzo del petrolio, vogliamo costruire una coalizione ampia, oltre il G7, vogliamo convincere tutti i paesi dell’Ue e anche oltre. (…) si raggiungano buoni risultati velocemente. I G7 vogliono il tetto al prezzo del petrolio» ha spiegato il tedesco Christian Lindner.

Gazprom informa che sulla Nord Stream ci sono danni, quindi si rischia lo stop totale delle forniture di gas.
Gas

Per il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, una risoluzione è importante per «negare i ricavi della Russia per finanziare la brutale guerra di Putin contro l’Ucraina e far pressione al ribasso sui prezzi globali dell’energia».