Un anno fa successe a Londra, ora a Valencia. Gennaro Gattuso sembrava essere a un passo dalla panchina della formazione spagnola, esattamene come nella passata stagione sembrava esserlo su quella del Tottenham. Poi, in entrambi i casi, la rivolta dei tifosi. In Spagna spopola, com’è stato nel Regno Unito, l’hashtag #noagattuso, con i tifosi a schierarsi contro il nuovo allenatore per i «commenti contro donne, omosessuali e giocatori di colore». Una vicenda che l’ex tecnico di Milan e Napoli, campione del mondo nel 2006 da calciatore, ha già vissuto: un anno fa l’accordo è poi saltato.

I tifosi del Valencia contro Gattuso: tutto partito da Miguel Zorio
L’attacco dei tifosi del Valencia a Gennaro Gattuso passa da Twitter ed è partito dall’ex presidente del club, Miguel Zorio. Riprendendo le polemiche e la marea di critiche piovute addosso alla dirigenza del Tottenham lo scorso anno, l’ex numero uno del club ha avviato la campagna definita contro «xenofobia, l’omofobia e il machismo di Gattuso». L’appello è stato di unirsi «contro i programmi di Peter Lim di assumere Gattuso come allenatore quando non è ancora stato risolto il contratto con Bordalás, che è stato molto critico nei confronti della dirigenza». Il vecchio presidente contro il nuovo magnate, con l’ex centrocampista diventato un’arma per acuire ancora di più la rottura tra la tifoseria e gli attuali proprietari. E come se non bastasse Zorio cita anche la malattia di Gattuso, definita «cronica e degenerativa, incurabile e che peggiora con lo stress della sua professione».

Le dichiarazioni di Gattuso finite nel mirino dei tifosi
Le parole di Rino Gattuso che vengono contestate dalla tifoseria risalgono ai tempi in cui l’ex centrocampista sedeva sulla panchina del Milan. Nel 2013, all’ingresso in dirigenza di Barbara Berlusconi, aveva affermato: «Non riesco proprio a vedere le donne nel calcio. Non mi piace dirlo, ma è così». Allo stesso anno, inoltre, risalgono le parole sui fischi a Kevin Prince Boateng durante una partita, con il calciatore che lasciò il campo: «Quante volte i bianchi sono stati fischiati? A me è successo, ma non gli do molta importanza». Qualche anno prima, invece, il suo pensiero sul matrimonio gay: «Il matrimonio dovrebbe essere tra un uomo e una donna e il matrimonio omosessuale è molto strano per me. Ma ognuno fa quello che vuole».