«Non posso accettare che il mio re sia stato mandato allo sbaraglio in quel modo». Lo ha detto a Repubblica Roberto Gasparotti, a lungo regista personale e responsabile dell’immagine di Silvio Berlusconi, riferendosi al videomessaggio che l’ex premier ha inviato alla convention di Forza Italia a Milano. «Ci sono rimasto male nel vedere il dottore, il mio presidente così sofferente. Lui ha sempre trasmesso speranza agli altri. In questo video, mi spiace dirlo, esprime compassione».

«Bisognava evitare scientificamente di farlo vedere»
«Un tycoon del suo livello, un uomo geniale che già negli Anni Settante ha costruito le città ecologiche, un politico di grande successo, fatto sedere dietro un tavolino con una bandiera, in un ospedale. Ma a quale scopo?», ha domandato Gasparotti all’intervistatore, bocciando senza appello il filmato che ha visto protagonista il fondatore di Forza Italia, ancora convalescente. «Bisognava evitare scientificamente di farlo vedere», ha aggiunto, suggerendo poi: «Forse sarebbe stato meglio trasmettere un filmato con tutti i suoi successi, nell’imprenditoria, nello sport e nella politica e poi farlo comparire per tre secondi: “Ciao a tutti, mi sto curando, a presto”. Stop. Una registrazione di 21 minuti, in quelle condizioni, non l’avrei fatta mai».
«Farlo vedere, in qualsiasi modo, conviene a chi lo circonda»
La verità, ha detto Gasparotti, è una sola: «Farlo vedere, in qualsiasi modo, conviene a chi lo circonda. A gente che neppure è capace di portare quattro soldi al partito». Una volta «aveva grandi consiglieri: Paolo Bonaiuti, Giuliano Ferrara, Gianni Letta. Ogni giorno grandi giornalisti, menti pensanti, informavano Berlusconi di tutto. Poi lui decideva da solo, ma aveva ben chiari i margini di rischio. Adesso non credo sia così».
«Vergogna, vergogna. Il presidente usato per un video così angoscioso», ha tuonato inoltre su Facebook Gasparotti, che il 26 gennaio 1994 filmò la discesa in campo di Berlusconi.
