Gas russo, Gazprom taglia di un terzo le forniture all’Italia
Lo ha annunciato Eni: forniti oggi 21 milioni di metri cubi, rispetto ai 32 metri cubi della media degli ultimi giorni.
Gazprom ha ridotto di circa un terzo la fornitura di gas all’Italia. Lo ha annunciato Eni in una nota: «Per la giornata di oggi fornirà volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi/giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi/giorno». Eni ha aggiunto che «fornirà ulteriori informazioni in caso di nuove e significative variazioni dei flussi». La media di 32 milioni di metri cubi al giorno era già significativamente inferiore rispetto a quella precedente all’emergenza gas. Il 17 giugno, a fronte di una richiesta di 63 milioni di metri cubi di gas, la Russia ne aveva forniti all’Italia la metà. Due giorni prima c’era stata una riduzione del flusso pari al 15 per cento.
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Germania, niente gas russo per dieci giorni
L’Italia importa il 46 per cento del gas dalla Russia. Ancor più legata alle forniture di Mosca la Germania, che arriva al 49 per cento. Proprio da oggi e per dieci giorni scatta la stop alle forniture di gas dalla Russia alla Germania, a causa di lavori di manutenzione programmati al gasdotto Nord Stream 1, su «test di componenti meccanici e sistemi di automazione per garantire un efficace, sicuro e affidabile funzionamento del gasdotto». Interventi di questo tipo solitamente rispettano la scadenza, fissata in questo caso alle prime ore del 21 luglio, tuttavia Berlino teme che le forniture possano non riprendere. Gazprom aveva già ridotto in modo significativo il flusso attraverso il gasdotto di 1.200 chilometri, parlando di ritardi nei lavori di riparazione attribuiti da Mosca alle sanzioni occidentali.
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Francia, il ministro Le Maire lancia l’allarme-gas
La Francia, invece, importa il 17 per cento del gas dalla Russia. Secondo il ministro delle Finanze Bruno Le Maire, «il taglio totale dell’approvvigionamento del gas russo è una vera possibilità». Lo ha dichiarato a margine di una conferenza economica ad Aix-en-Provence. «Dobbiamo prepararci a questa opzione. Il modo migliore per farlo è essere molto attenti al nostro consumo di energia. Vale per l’amministrazione pubblica, le imprese, le singole persone». Giugno è stato il primo mese nella storia in cui l’Unione Europea ha importato più gas liquido dagli Stati Uniti che tramite gasdotto dalla Russia.