Gas, la Germania nazionalizza Uniper: allo Stato il 98,5 per cento
Il governo si era impegnato ad acquisire una partecipazione del 30%, ma l'aggravarsi della situazione ha portato a blindare completamente il colosso.
La Germania nazionalizza il gigante tedesco del gas Uniper di cui arriverà a detenere circa il 98,5%. L’operazione, che prevede un acquisto del 56% del capitale di Fortum, azionista di maggioranza dell’importatore di gas, e un aumento di capitale da 8 miliardi di euro, permetterà di creare struttura proprietaria chiara «che garantisca che il colosso approvvigioni imprese, comuni e consumatori».

Germania nazionalizza Uniper
A luglio la Germania aveva annunciato che avrebbe comprato un quota del colosso delle utility Uniper, ma «la situazione è peggiorata» e ha quindi optato per la nazionalizzazione. La società ricavava infatti il suo gas dalla Russia e lo rivendeva a Comuni e consumatori a prezzi fissati in contratti pluriennali ma, con il crollo delle forniture del metano russo e la chiusura del gasdotto Nord Stream 1, era stata costretta a comprarlo sul mercato libero a prezzi schizzati alle stelle per poi rivenderlo a prezzi più bassi ai suoi clienti. Una situazione che l’aveva portata sull’orlo del crac costringendo il governo ad intervenire.
Inizialmente quest’ultimo si era impegnato ad acquisire una partecipazione del 30% in Uniper e ad estendere le linee di credito. Ora, con il nuovo accordo, ha completamente blindato il colosso il cui titolo alla Borsa di Francoforte è crollato del 18,83% a 3,3902 euro. Il ministro dell’Economia Robert Habeck ha precisato che lo Stato assumerà una quota della società al prezzo nominale di 1,70 euro per azione. «La crisi energetica europea si è ulteriormente intensificata e la gravità della situazione ha reso evidente che le misure di stabilizzazione precedentemente concordate sono insufficienti e difficili da attuare», ha commentato Fortum.

Attese altre mosse del governo a sostegno del settore
La nazionalizzazione di Uniper rappresenta l’ultima manovra dello Stato tedesco a sostegno del proprio settore energetico, ma è molto probabile che ne seguiranno altre. Nuove aziende potrebbero presto aver bisogno di essere salvate, dato che la crisi innescata dalla guerra economica tra l’Occidente e la Russia sta facendo schizzare i prezzi dell’energia. Sempre a settembre, anche VNG AG, un altro grande importatore tedesco di gas russo, ha chiesto l’aiuto del governo per evitare ulteriori perdite.