Gas, von der Leyen apre al «tetto al prezzo delle forniture russe»
Botta e risposta a distanza tra la presidente della Commissione Ue e il vice capo del Consiglio di sicurezza russo Medvedev, che replica: «In tal caso sarà come per il petrolio, non ci sarà più gas russo in Europa».
Tra l’Europa e la Russia la battaglia più grande si gioca sul campo del gas. Domani, dopo la sospensione partita lo scorso 31 agosto, dovrebbe riavviarsi la fornitura ai Paesi membri dell’Unione Europea attraverso il canale Nord Stream 1. Intanto oggi Ursula von der Leyen, presidente della commissione Ue, è intervenuta ancora una volta sulla delicata questione del prezzo in rialzo. «Sono delle ferma convinzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa», ha dichiarato durante uno statement in Baviera. Una frase che Mosca ha preso come una minaccia. Immediata la replica del vice capo del Consiglio di sicurezza russo, l’ex premier Dmitry Medvedev.

Medvedev: «Non ci sarà più gas russo in Europa»
La risposta della Russia alle frasi di Ursula von der Leyen sul possibile tetto al prezzo del gas non si è fatta attendere. Dmitry Medvedev, citato dalla Tass, ha commentato spiegando che in questo caso «semplicemente non ce ne sarà più», riferendosi proprio alla fonte d’energia. Un avvertimento, quello del vice capo del Consiglio di sicurezza russo, che spiega: «Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà gas russo in Europa».
Quotazioni del gas in calo
Intanto con la riapertura di Nord Stream 1, prevista per domani dopo tre giorni di sospensione dallo scorso 31 agosto, il prezzo si abbassa. Gli analisti di Mps capital services spiegano che «sono in calo le quotazioni del gas Ttf dato che i flussi del Nord Stream 1 sembra che ripartiranno da domani al 20 per cento di capacità, anche se Gazprom ha dichiarato che, visto il funzionamento di una sola turbina, ogni 42 giorni circa il gasdotto necessità di una periodo di manutenzione». Se quest’ultima notizia dovesse essere confermata, il prossimo stop arriverà a metà ottobre. Ma da Mosca è il portavoce Dmitry Peskov ad avvertire che «sta lavorando solo una turbina, fate i conti». L’affidabilità di Nord Stream 1, secondo fonti russe, sarebbe a rischio.
