La bolletta del gas è aumentata a dicembre del 23,3 per cento. Un dato incredibile in appena un mese ma preventivato. Le iniziali stime prevedevano, infatti, un incremento della tariffa intorno al 20 per cento. Arera ha ufficializzato i dati e in base all’andamento medio del mercato all’ingrosso italiano, rapportato ai consumi, per le famiglie nel mercato tutelato la crescita ha superato in media il 23. Il prezzo della materia prima è fissato, infatti, a 116,6 euro/MWh, ma nelle prime settimane di dicembre i picchi hanno toccato anche punte di circa 135 euro/MWh.

In un anno la spesa aumenta del 64,8 per cento
Secondo i dati in possesso di Arera, nell’anno compreso tra gennaio e dicembre 2022 la spesa è stata di 1.866 euro. I consumi medi sono di 1.400 metri cubi annui e la crescita della tariffa è del 64,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. L’Autorità che si occupa dell’energia sottolinea come il rialzo ci sia stato e sia importante nonostante i risparmi ottenuti a luglio, grazie al metodo di aggiornamento mensile che ha sostituito quello precedente. A fare da contraltare con l’aumento vertiginoso del prezzo del gas potrebbe essere la diminuzione delle tariffe sull’elettricità. Nomisma ha stimato pochi giorni fa un decremento di circa il 25 per cento.
Caro carburante: rincari per 300 euro annui
Intanto gli italiani fanno i conti anche con il caro benzina e gasolio. Dallo scorso 31 dicembre, lo stop al taglio delle accise ha riportato i prezzi a cifre elevate, che incideranno non poco sulle famiglie. Secondo Faib Confesercenti, su base annua una famiglia spenderà 300 euro in più rispetto a marzo e 180 rispetto a dicembre. «Lo stop al taglio delle accise infiamma i prezzi dei carburanti. La decisione del governo di reintrodurre la quota piena delle accise determina infatti un aumento, nel mese di gennaio, di +30 centesimi su un litro di benzina o gasolio rispetto a marzo scorso, e di +18 centesimi al litro rispetto a dicembre», spiega l’associazione in una nota.
