Ancora buone notizie per le famiglie italiane, almeno per quanto riguarda il consumo di gas. Secondo quanto comunicato da Arera, l’autorità pubblica che fissa le tariffe energetiche sui mercati protetti, la bolletta di febbraio scende del 13 per cento rispetto a quella di gennaio. Il calo della tariffa nelle bollette porta il prezzo a 86,45 centesimi di euro al metro cubo. Il prezzo sul mercato all’ingresso è stato di 56,87 euro al Megawattora.

La spesa gas aumentata in un anno del 16 per cento
Con il sensibile calo delle tariffe registrato a gennaio e a febbraio, gli effetti della crisi energetica generati dalla guerra in Ucraina sembrano essere quasi del tutto mitigati. Secondo i dati comunicati da Arera, la spesa per il gas di una famiglia media, nell’anno compreso tra il marzo 2022 e il febbraio 2023, è maggiore del 16 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti. Fino a due mesi fa la percentuale era molto più alta. Per il primo trimestre 2023, Arera ha azzerato gli oneri generali di sistema ed è stata confermata anche la riduzione della componente UG2 fino a 5 mila metri cubi l’anno e quella dell’Iva sul gas al 5 per cento.

Tra i fattori del calo anche l’inverno mite
A influire sull’abbassamento del prezzo c’è stata la minor richiesta in tutta Europa, causata soprattutto da una stagione invernale con temperature nettamente al di sopra delle aspettative. A spiegarlo a Repubblica è stato il ricercatore dell’Istituto per gli studi politici internazionali Matteo Villa, secondo cui «anche grazie a prezzi in netto calo, nei primi due mesi del 2023 i consumi di gas in Italia sono stati sostanzialmente identici a quelli del 2021, prima dell’inizio della crisi. Non un grande viatico per il resto dell’anno». Per Villa, però, il fenomeno potrebbe essere temporaneo e la risalita dei prezzi del gas potrebbe arrivare, trainata dall’aumento della domanda di Gnl.